Saldi invernali 2012: da Milano a Napoli si parte con un giorno d’anticipo
Il segno che la crisi economica c’è e non può nascondersi si manifesterà anche nei primi giorni del prossimo anno quando, diversamente dalle normali abitudini, i tanto attesi saldi invernali inizieranno in molte città con un giorno di anticipo. La speranza di Confcommercio è che in media ogni famiglia spenderà con i saldi sui 300-320 euro e l’idea di anticipare la stagione è da riscontrarsi, oltre che dalle richieste degli stessi commercianti in crisi, anche nel timore della concorrenza delle altre regioni che hanno optato per l’inizio anticipato.
Il "no" del Codacons: “Far partire i saldi il 5 gennaio è una follia”
Se per la Confesercenti la decisione del 5 o 6 gennaio è sbagliata perché troppo a ridosso delle feste di fine anno per cui la proposta è quella di rinviarli addirittura a fine stagione, la stessa decisione non trova l’accordo, per il motivo opposto, nemmeno con la Codacons: secondo l’associazione, infatti, “la partenza dei saldi invernali a ridosso del termine delle festività natalizie rappresenta un errore fatale che provocherà un enorme danno al settore del commercio, ai negozianti e ai consumatori”. Il punto di vista di Carlo Rienzi, presidente dell’associazione dei consumatori è che far partire i saldi prima è una follia visto che le famiglie italiane avranno già speso tutti i soldi per le feste di Natale e di Capodanno. Per provare a combattere la crisi, al massimo, le vendite di fine stagione dovevano essere anticipate a dicembre per consentire un reale risparmio ai cittadini quando si sarebbero trovati a spendere per il Natale. La previsione di Rienzi per una ripresa del commercio è per questi motivi assolutamente negativa:
Prevediamo un generalizzato calo delle vendite, che potrà raggiungere picchi del -30 per cento nelle grandi città come Roma o Milano.
Anche per l’Adoc il 5 gennaio è troppo tardi
Identica la richiesta dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) che si aspettava un anticipo prenatalizio. In una nota diramata dall’associazione si legge infatti che la loro richiesta era quella di anticipare i saldi a giovedì 22 dicembre. “La spesa per gli acquisti di Natale è in calo del 16% rispetto allo scorso anno, fare iniziare i saldi dopo le feste è deleterio sia per i consumatori, che hanno già esaurito il loro budget, che per i commercianti”. Non ha molto senso per cui far anticipare di un solo giorno la stagione per svuotare i magazzini quando addirittura i grandi centri commerciali, che solitamente riuscivano a combattere la crisi, si trovano quest’anno con un calo delle vendite pesante e soffrono la forte concorrenza degli outlet e dei negozi online.
In ogni caso, che il segno della crisi è più che evidente anche nei negozi di abbigliamento e non lo avevamo visto già nei giorni scorsi quando, a Milano, qualcuno si era divertito ad “illudere” gli amanti del consumismo sfrenato tappezzando alcuni negozi milanesi con dei semplici adesivi che promettevano dei saldi che in realtà erano assolutamente falsi.