Salame richiamato dal commercio per rischio listeria: lotti e marchi interessati
Il Ministero della salute ha lanciato due avvisi di allerta alimentare, annunciando il richiamo di due tipi di salame a causa di un rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di listeria. Oggetto del richiamo un lotto del salame "Il Torinetto" e del salame "Mignon", entrambi prodotti e venduti a marchio "Borgo dora". Si tratta infatti di salame prodotto dall’azienda Salumificio Borgo Dora Spa nel proprio stabilimento di Torino.
I due richiami sono datati 25 ottobre ma sono stati pubblicati il 29 ottobre sul portale del Ministero della salute dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Come recitano i due avvisi di richiamo, il ritiro dal commercio è stato disposto in via precauzionale dallo stesso produttore a causa della sospetta presenza di Listeria Monocytogenes nella carne e dunque per un possibile rischio microbiologico per il consumatore.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il salame "Il Torinetto", il lotto interessato è quello con numero 348304 e data di scadenza fissata al 7 aprile 2024. Il salame è venduto sia a pezzi da 200 grammi ciascuno sia a fila da circa 800 grammi ciascuna.
Per quanto riguarda il salame "Mignon", il lotto interessato dal richiamo è quello con numero 348304 e data di scadenza fissata all'8 aprile 2024. Il salame è venduto sia a pezzi da 90 grammi ciascuno sia a fila da circa 720 grammi ciascuna.
Si raccomanda di non consumare il salame con lotti e date di scadenza sopra indicati. L'avviso avverte i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato di restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Il batterio Listeria monocytogenes può provocare la listeriosi, un’infezione generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione e nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie.