Salame richiamato dal commercio per presenza di piombo: l’allerta del Ministero della salute
Un lotto di salame è stato ritirato dal commercio per possibile presenza di piombo oltre i valori. A darne notizia un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari lanciato oggi dal portale del Ministero della salute dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. L’oggetto del ritiro è un lotto di salame con capriolo ‘Rehsalami’ venduto a marchio Kofler Viktor & Andreas OHG.
Come spiega lo stesso avviso di richiamo, datato 29 febbraio ma pubblicato il 1 marzo dal Ministero della salute, il ritiro del salame è stato disposto per un possibile rischio chimico per i consumatori, causato dal possibile superamento del valore di piombo contenuto nel prodotto. Tra i motivi e le avvertenze viene spiegato inoltre che “in Italia non è previsto nessun limite massimo per tale valore”.
Il salame oggetto del richiamo è prodotto dalla ditta Kofler Viktor & Andreas OHG nel proprio stabilimento di Lana, nella provincia autonoma di Bolzano. Il salame con capriolo ‘Rehsalami’ è venduto sia sottovuoto in pezzi da circa 200 grammi ciascuno sia con peso variabile. Il lotto interessato dal richiamo è quello con il numero 282023 e termine minimo di conservazione fissato a 150 giorni dopo la data di produzione.
Il piombo è un metallo pesante che nell'organismo può provocare danni agli organi e alterare le funzioni fisiologiche. Il piombo però è un contaminante ambientale che spesso è inevitabile e la sua presenza è diffusa anche in conseguenza delle attività umane passate. Il piombo delle munizioni da caccia con cui viene abbattuta la selvaggina in alcuni casi può rimanere nella carne. Il regolamento Ue non prevede limiti massimi di piombo per la carne di selvaggina ma il salame richiamato è prodotto con carne mista proveniente anche dal maiale per la quale è previsto invece un limite, al pari della carne di bovini, ovini e pollame.