Omicidio Cuneo, Sacha Chang preso dopo due giorni trascorsi nei boschi: si nascondeva tra gli essiccatoi
Quando è stato trovato, era disteso su una panchina e completamente nudo nei pressi della cappella di San Bernardo di Torre Mondovì. Ma per due giorni Sacha Chang, accusato di aver ucciso il padre e un amico, si è nascosto nel bosco.
Il ragazzo ha vagato per due giorni nei boschi
Per quasi 48 ore ha vagato senza una meta tra i boschi del Cuneese. Non aveva strumenti per potersi orientare e ha percorso la vallata più volte, nascondendosi tra i vecchi essiccatoi di castagne abbandonati, ha ricostruito il Corriere della Sera. Forse nel tentativo di bere un po' d'acqua al torrente ha attraversato ad un certo punto la strada provinciale ed è stato bloccato dalle forze dell'ordine. Ma è riuscito a divincolarsi e a sparire ancora una volta tra la fitta vegetazione.
La svolta è arrivata grazie alla pioggia, che lo ha costretto a trovare un tetto sotto cui ripararsi. È salito sulla montagna ed è arrivato quindi alla cappella di San Bernardo. Lì, probabilmente ormai troppo debilitato, si è accasciato su una panchina. Lo hanno trovato nudo, senza i vestiti sporchi di sangue e probabilmente ormai troppo bagnati. Aveva soltanto le scarpe ai piedi.
Ammanettato, è stato portato immediatamente al pronto soccorso dell'ospedale di Mondovì. Sarebbe "spossato per la fuga anche se in buone condizioni di salute", spiegano i medici.
Sacha Chang è accusato di aver ucciso il padre e un altro uomo
Come detto, è accusato di aver ucciso a Mondovì il padre Haring Chainfa Chang, 65 anni, e Lambert Ter Horst, 59 anni, proprietario della casa dove papà e figlio erano ospiti da qualche giorno. Probabilmente al termine di un litigio, Sacha ha accoltellato a morte entrambi e poi è scappato. Le indagini sono tuttora in corso per ricostruire le motivazioni che hanno spinto il ragazzo ad agire in quel modo.