Sabrina Misseri e Cosima Serrano unite in cella dallo stesso destino?
Dopo più di un anno dall'omicidio della giovane Sarah Scazzi e tanti aspetti di questa pagina di cronaca nera italiana venuti alla luce (non ultimo l'altarino creato da Michele Misseri per la nipote Sarah), oggi la procura generale della Cassazione ha chiesto che vengano confermate le istanze di custodia in carcere per le due donne, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, attualmente detenute con l'accusa di concorso in omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere per l'omicidio della giovane Sarah Scazzi ad Avetrana. Le due donne sono detenute nel carcere di Taranto da diversi mesi: Sabrina Misseri dal 15 ottobre 2010 e la madre Cosima dallo scorso maggio.
No alla scarcerazione per madre e figlia accusate dell'omicidio di Sarah Scazzi
Nonostante l'istanza di scarcerazione negata lo scorso giugno per le due accusate dell'omicidio di Sarah Scazzi i difensori delle due imputate non si erano dati per vinti e avevano presentato un ricorso contro la misura emanata dal Gip di Taranto: i legali delle due donne hanno presentato ricorso sia all'accusa di omicidio per le assistite, che contro il reato ipotizzato di sequestro di persona. La risposta del procuratore generale della Cassazione Vito Monetti non si è fatta attendere e ha chiesto alla Corte Suprema di rigettare i ricorsi presentati dai difensori di Sabrina Misseri e Cosima Serrano.
Ore decisive si prospettano per il caso Scazzi: se i giudici della Corte suprema accoglieranno questa richiesta madre e figlia di casa Misseri dovranno restare in carcere e attendere il giorno del processo, di cui la prima udienza è prevista per il 10 ottobre. La decisione dei giudici della Cassazione è attesa in serata.
Nella fattispecie, uno dei ricorsi presentati al giudice della Corte di Cassazione da parte dei difensori delle due accusate si fonda su alcuni nuovi elementi portati alla luce che potrebbero scagionare Sabrina Misseri. La giovane cugina di Sarah Scazzi sarebbe innocente, a dimostrarlo dei tabulati delle telefonate fatte quella giornata per organizzare la famosa giornata al mare a cui avrebbe dovuto partecipare la povera Sarah. Secondo i difensori gli orari in cui sono state effettuate le telefonate coinciderebbero con il momento in cui veniva uccisa Sarah.
Nel frattempo, per i più curiosi del caso Scazzi giungono notizie sulla vita carceraria delle due donne, definite dall'opinione popolare come "due mostri". Dopo aver reso noto che le due donne condividono la stessa cella, da qualche giorno circolano voci secondo cui Sabrina e Cosima Misseri hanno rinunciato alla propria ora d'aria e la giovane ha rinunciato a partecipare alla consegna del diploma di parrucchiera a causa dei troppi fotografi.