video suggerito
video suggerito

Sabotata la pista di bob a Cortina, il ministero: “Chi danneggia le Olimpiadi fa danno all’Italia”

Nella notte un tubo di refrigerazione è stato staccato nel cantiere delle Olimpiadi della pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo. Il Ministero delle Infrastrutture: “Chi cerca di danneggiare i Giochi Olimpici fa un danno all’Italia davanti a tutto il mondo”.
A cura di Giorgia Venturini
16 CONDIVISIONI
Immagine

Giallo al cantiere della pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo che servirà per le Olimpiadi del 2026. Stando alle informazioni di quanto accaduto, nella notte un tubo di refrigerazione è stato staccato. Cosa sia successo e chi abbia fatto un simile gesto è ancora da scoprire. Certo al momento è che il tubo è stato trovato in mezzo alla strada creando non pochi disagi alla gestione dei lavori del cantiere. Il Ministero delle Infrastrutture pensa che si sia trattato di un sabotaggio soprattutto perché il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) il prossimo 24 febbraio ha in programma un sopralluogo nei cantiere della zona.

Una volta venuto a conoscenza di quanto fosse accaduto, Fabio Saldini, commissario di governo e amministratore delegato di Simico (ovvero la società delle infrastrutture dei Giochi) ha presentato una denuncia. Si tratta di "un atto irrispettoso che mette in difficoltà chi lavora giorno e notte", come riporta Saldini al Corriere del Veneto. Il Ministero delle Infrastrutture intanto non ha dubbi: si è trattato di un sabotaggio. Così tiene a precisare: "Quanto successo a Cortina, dove ignoti hanno sabotato la pista da bob, è inquietante e grave. Chi cerca di danneggiare le Olimpiadi fa un danno all'Italia davanti a tutto il mondo. Come per i delinquenti che assaltano il cantiere dell'Alta Velocità Torino-Lione, anche a Cortina sappiano che non la avranno vinta. Lo Stato non si fa intimidire".

A commentare quanto accaduto è anche la Fondazione Milano Cortina 2026: "Il confronto civile e il rispetto delle regole sono gli unici strumenti per esprimere opinioni e dissensi. In attesa che le autorità pubbliche accertino le responsabilità del caso, esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori impegnati nel progetto, il cui impegno quotidiano merita rispetto e tutela".

La notizia arriva anche a un anno dal via dei Giochi Olimpiaci invernali Milano-Cortina: dopo Torino 2006 le gare stanno tornando in Italia. Sono i mesi decisivi per i cantieri sparsi tra Lombardia e Veneto: è questione di tempo e bisogna accelerare perché il 6 febbraio 2026 è in programma la cerimonia di apertura dei Giochi e tutti i cantiere devono essere completati almeno prima di Natale. A Milano al villaggio olimpico mancano i ritocchi finali mentre per l'arena Santa Giulia, pensata per svolgere le gare di hockey, è necessario più tempo perché si sta procedendo ora con la realizzazione del tetto. Ma tutti i capi cantieri assicurano – anche a Fanpage.it – che tutto verrà realizzato in tempo. Nessun ritardo. Sempre se non ci sia qualcuno pronto a sabotare i cantieri. A Cortina si indaga per capire meglio cosa sia successo.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views