“Sabotaggio Olimpiadi Cortina”. Procura chiede archiviazione inchiesta: nessuna prova di intenzionalità

La Procura di Belluno ha recentemente richiesto l'archiviazione dell'inchiesta riguardante l'incidente avvenuto il 21 febbraio scorso, quando un grosso tubo appartenente al sistema di refrigerazione della pista da bob di Cortina d'Ampezzo fu trovato sulla strada principale del cantiere. Un episodio inizialmente ipotizzato come un atto di sabotaggio: dopo un'attenta indagine, però, la magistratura ha concluso che si trattava di un evento accidentale e non di un’azione dolosa.
Secondo gli investigatori, non sono emersi elementi sufficienti a giustificare l'ipotesi di un sabotaggio deliberato. In particolare, il distacco e la caduta del tubo, avvenuti in una strada di servizio, sono stati considerati accidentali.
L'incidente era avvenuto nel contesto dei lavori per la costruzione delle infrastrutture destinate alle Olimpiadi invernali del 2026, progetto gestito dalla società Simico. A seguito del ritrovamento del tubo, la stessa società aveva inizialmente denunciato un possibile sabotaggio, un'ipotesi che venne immediatamente raccolta da molti esponenti politici, tra cui il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il leader della Lega e altri rappresentanti delle istituzioni avevano prontamente avallato la tesi di un'azione mirata a rallentare i lavori, alimentando il dibattito pubblico sul presunto sabotaggio. Tuttavia, fin da subito, la stessa ipotesi aveva suscitato non pochi dubbi, soprattutto tra gli esperti e gli investigatori, che non avevano trovato prove concrete a supporto di tale accusa.
Anche Fabio Saldini, commissario del governo per le opere olimpiche, aveva inizialmente rilasciato dichiarazioni in cui manifestava la propria convinzione riguardo alla natura dolosa dell'incidente, pur non escludendo la possibilità che si trattasse di un errore. E alla fine le indagini hanno fatto emergere che non esistevano elementi validi per corroborare questa tesi.
Di fatto, dopo un'analisi approfondita della situazione, la Procura locale ha ritenuto che l'incidente fosse il frutto di un disguido e non di una volontà intenzionale di danneggiare il cantiere.
La richiesta di archiviazione dell'inchiesta rappresenta, quindi, una conclusione delle indagini, che ha definitivamente escluso l'ipotesi complottistica. Il caso rimane, tuttavia, emblematico della delicatezza e della tensione che caratterizzano i grandi progetti infrastrutturali, specie quando sono legati ad eventi di rilevanza internazionale come appunto può essere per le Olimpiadi invernali.