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Ryanair cancella il volo e porta tutti in pullman: “19 ore per andare da Treviso a Palermo”

Dopo ore di ritardo la compagnia aerea ha cancellato il volo e quindi lasciato a piedi 180 passeggeri che volevano tornare a casa per Natale. In alternativa ha offerto un lunghissimo viaggio in pullman per raggiungere Palermo da Treviso.
A cura di S. P.
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Volevano tornare a casa per Natale e tanti di loro avevano prenotato il viaggio con diversi mesi di anticipo, ma alla fine nessuno si è imbarcato in quanto Ryanair ha cancellato all’ultimo momento il volo e ha offerto, come soluzione alternativa, un lungo e faticoso viaggio in autobus da Treviso a Palermo. Per circa diciannove ore 180 persone – quelle che avrebbero dovuto scendere in Sicilia in aereo – sono rimaste su un pullman pur di arrivare per casa in tempo per Natale. A raccontare di questo “imprevisto” è il Mattino di Padova che ha raccolto alcune testimonianze dei passeggeri. “Quando ce l’hanno proposto non ci abbiamo creduto”, così ha detto Michele, uno dei passeggeri che Ryanair ha lasciato a terra all’aeroporto Canova di Treviso. “Siamo nel 2017, chi si aspettava che il ritorno a casa diventasse un viaggio della speranza?”, ha aggiunto. Michele, che vive a Conegliano, aveva comprato a luglio il biglietto per andare a Palermo per Natale.

Il lungo viaggio in pullman perché non c'erano alternative – Da quanto ricostruito, venerdì sera il decollo del volo Ryanair da Treviso a Palermo era in programma alle 22.20: la compagnia aerea ha prima annunciato alcuni ritardi, poi lo ha cancellato. “A questo punto ci dicono di cercare una soluzione alternativa”, ha raccontato ancora Michele, “ci affolliamo alla biglietteria ma non c’è nulla, siamo a Natale e i voli sono esauriti”. Quindi Ryanair ha mandato tutti in hotel a Treviso promettendo di ripartire l’indomani. Ma il giorno successivo non c’era comunque nessun volo a attendere i passeggeri. Quindi è arrivata la proposta del viaggio in pullman: “È stata l’unica soluzione che ci hanno proposto, all’inizio non ci volevamo credere. E infatti non tutti hanno accettato. Poi però abbiamo capito che non c’erano alternative. Per la maggior parte siamo cittadini siciliani che vogliono tornare a casa per Natale, con i voli tutti pieni e poco tempo a disposizione non c’era molto da scegliere. E così siamo saliti su due pullman diversi. Io sono assieme alla mia compagna ma ci sono giovani, anziani, famiglie con bambini. Di tutto. E tutti siamo rimasti beffati”.

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