Ryan, picchiato a Ventimiglia. L’ipotesi dei pm: “Si è lanciato dall’auto dei nonni in corsa”
Potrebbe essersi lanciato dall’auto su cui viaggiava in compagnia della nonna e del suo compagno, il bambino di Ventimiglia trovato gravemente ferito in circostanze ancora tutte da chiarire, forse per scappare da una situazione che percepiva di pericolo. È l'ultima pista investigativa sulla vicenda, dai molti punti ancora oscuri, sulla quale proseguono le indagini della procura di Imperia;
Il piccolo Ryan era stato soccorso in gravissime condizioni la mattina del 19 dicembre scorso, in via Gallardi; ora comunque sta meglio: è stato dimesso ieri dalla Terapia intensiva. "Le sue condizioni cliniche sono ad oggi soddisfacenti e ha iniziato il suo percorso riabilitativo”, è quanto fanno sapere dall’ospedale di Genova.
Al momento sono indagati a piede libero, con l'accusa di lesioni gravissime in concorso, la nonna paterna e il suo compagno. La procura ha comunque specificato che le ferite sul corpo del giovanissimo non sarebbero riconducibili a maltrattamento o percosse.
Stamane è stato effettuato un accertamento tecnico irripetibile sulla auto Ford appartenente ai due anziani. L'obiettivo è capire se sulla vettura, che è sotto sequestro dal 19 dicembre, siano presenti tracce, come frammenti di pelle o sangue, che possano confermare che i fatti siano andati in un certo modo.
"L'accertamento è andato bene, i risultati saranno mandati al laboratorio – ha affermato l'avvocato Maria Gioffrè, che assiste il padre del piccolo assieme al legale Cristian Urbini -. La polizia scientifica ha lavorato in maniera esemplare e certosina".
Ed ha aggiunto: "Prepareremo una relazione a integrazione di quella che la scientifica depositerà tra novanta giorni al pubblico ministero. Siamo convinti che a risolvere il caso sarà lo stesso R., quando sarà dimesso dall'ospedale e quando presenteremo istanza di incidente probatorio".
L’ipotesi della caduta dalla macchina in corsa sarebbe in contraddizione con l’ipotesi che sia stato picchiato dal compagno della nonna. E in tal senso il padre di Ryan, che ha accusato apertamente il compagno della madre, ha espresso le proprie perplessità: "Caduto? Direi semmai gettato, mio figlio non avrebbe mai aperto la portiera della macchina, e se si è lanciato sapeva che se fosse rimasto in macchina sarebbe morto", afferma. "Se così fosse, qualcuno mi spiega come mai la testa sia rimasta illesa, le gambe senza graffi, il pigiama intatto, aspetterò le perizie ma non credo al volo".