Rubava foto sui social alle sue studentesse e le “spogliava” con AI. Denunciato prof a Genova
Prima "rubava" le foto delle sue studentesse dai loro profili social. Poi con un programma che sfrutta l’intelligenza artificiale le "spogliava". Infine condivideva le foto alterate su una chat Telegram. Per questo un professore associato della facoltà di Architettura dell’Università di Genova deve ora rispondere dell'accusa di diffamazione aggravata.
Stando a quanto emerso sino ad ora l'inchiesta è iniziata lo scorso 1 ottobre, a seguito della denuncia del rettore Federico Delfino. A finire al centro delle indagini un professore associato della facoltà di Architettura. Stando all'accusa, il docente utilizzava foto delle sue studentesse e poi le "spogliava" utilizzando l'intelligenza artificiale. Non solo. Le immagini ottenute sarebbero state condivise in una chat su Telegram.
Informato dei fatti dalle vittime, il rettore ha presentato un esposto agli inquirenti, e dopo una decina di giorni la polizia postale ha effettuato un sopralluogo presso il domicilio e l'ufficio dell'indagato, provvedendo a perquisire gli ambienti. Sequestrati anche alcuni dispositivi in possesso del docente, che verranno esaminati con attenzione.
Sarebbero sei le studentesse "spogliate" dal professore. Gli scatti, modificati con l'AI, sarebbero stati trasformati in immagini sessualmente esplicite. L'attività investigativa è coordinata dal sostituto procuratore Federico Panichi. Al momento il professore universitario – sospeso dall'ateneo – è indagato per diffamazione online. Sono in corso dei controlli anche su alcuni membri della chat, che è stata nel frattempo chiusa dalla polizia postale. Stando a quanto riferito da GenovaToday, fra le vittime "spogliate" dal docente ci sarebbe anche una minorenne, ma tale circostanza sarebbe ancora da confermare.