Rubava fedi e gioielli delle signore ospiti della Rsa e li rivendeva, denunciata operatrice sanitaria
Un'operatrice socio sanitaria è ritenuta responsabile di un furto avvenuto all'interno di una residenza sanitaria assistenziale: succede nel comune di Castel di Casio, nell'Appennino bolognese. La vicenda risale al luglio scorso, quando alcuni pazienti ospiti della struttura informano circa la sparizione di due fedi nunziali e un anello con pietre bianche.
Le vittime del furto sono tre anziane signore di rispettivamente 82, 95 e 99 anni: alla prima è stato sottratto il gioiello dalle pietre preziose, alla seconda e alla terza, le fedi nuziali. Sulla misteriosa scomparsa degli anelli hanno iniziato ad indagare i carabinieri della stazione locale in coordinamento con la Procura della Repubblica di Bologna: nel corso delle indagini è stata esposta una denuncia a carico di un'operatrice italiana sulla cinquantina tuttora in servizio.
Chi si è accorto per primo del furto sono stati i parenti delle tre signore che hanno poi messo a conoscenza la struttura dell'accaduto, recandosi dalle forze dell'ordine e sporgendo denuncia contro ignoti.
Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno ritrovato uno dei tre anelli scomparsi: si tratta di una delle due fedi nunziali di proprietà delle anziane signore, la quale era stata depositata in un negozio di compra-vendita di oggetti in oro. Approfondendo gli accertamenti è emerso che chi l'aveva depositata era la stessa donna che lavorava nella struttura dove si erano verificati i furti.
Recuperata la fede nuziale, questa è stata posta in sequestro dai carabinieri in seguito all'identificazione e al riconoscimento da parte dei familiari della vittima, deceduta poi ad agosto. Quanto all'operatrice ora è indagata per ricettazione mentre sono tuttora in corso le ricerche degli altri due gioielli.