Lo so, ci sono le elezioni, si vota in grossi comuni come Roma, è un test importante, c'è un calo spaventoso dei votanti (ma va?). Lo so, a Palermo si apre il processo per la famigerata trattativa Stato-mafia. Lo so, una ragazza di sedici anni è stata bruciata viva da uno di diciassette in un terrificante buco nero di civiltà. Lo so, per i giornali, oggi, le notizie sono altre. Ma per me il fatto importante è uno: Filippo, 34 anni, disoccupato dopo aver perso il lavoro (precario) è stato sorpreso a Roma, in un supermercato, mentre rubava una confezione di prosciutto, una bottiglia di latte e un pezzo di pane. Dieci euro di spesa. Il figlio di 4 anni lo aspettava a casa, affamato. Ovviamente Filippo è stato beccato. Lo aveva già fatto due settimane fa. Preso anche in quel caso. Rubare non è il suo mestiere. Ma ha un bambino, e non ha un reddito. Che doveva fare? Intanto è stato condannato a sei mesi di carcere. Li sconterà a Regina Coeli. Dovremmo parlare solo di questo, oggi.