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Ruba biscotti al supermercato: tre anni di processo

E’ successo a Trento. Per la giustizia rubare un pacco di biscotti del valore commerciale di circa 2 euro, vale 3 anni di processo tra primo grado, ricorso e Corte d’appello.
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Rubare qualsiasi cosa è un reato ed è abbastanza notorio. Te lo insegnano i genitori sin da piccolo come quando, personalmente, ero avido delle figurine dei calciatori dei miei cuginetti ed inventavo ogni stratagemma possibile per poter avere un Diego Armando Maradona del 1989 oppure per mettere le mani sul prezioso Gustavo Abel Dezotti della Cremonese. L'essere beccato in flagrante e, successivamente, ricevere una sonora sculacciata bastò a farmi capire che, probabilmente, il ladro di figurine non era proprio la strada giusta da intraprendere e scelsi altri interessi (pur continuando a collezionare calciatori, pagando regolarmente il mio edicolante di fiducia, a quasi 30 anni suonati!).

IL CASO – Ma non sempre ricevere sculacciate può servire. E' il caso dei cleptomani, vittime di un sintomo nevrotico che li porta al bisogno patologico di dover rubare qualsiasi cosa, anche oggetti privi di valore, solo per soddisfare, appunto, il piacere di portare via qualcosa senza pagare. Un pò come questa storia accaduta a Trento ad un uomo di circa quarant'anni che, mentre era al supermercato, ha rubato un pacco di biscotti del valore di 2 euro, nascondendo la refurtiva sotto la sua giacca. E' stato scoperto e, nonostante sia tornato indietro giustificando tutto come una spiacevole dimenticanza e cercando di pagare regolarmente i biscotti, il supermercato ha sporto regolare denuncia contro il "Gianburrasca" attempato.

IL PROCESSO – Ma la notizia non è qui. La cosa tragicomica è che per un pacco di biscotti, sottolineamolo ancora, del valore di 2 euro, siamo di fronte ad un processo che dura da ben tre anni. Cosa che, in tempi di crisi tra Obama che arranca e la Bce che ci compra i titoli di Stato, non è proprio un toccasana per le casse dello Stato. I fatti incriminati si sono svolti, precisamente, nel 2008, ed è proprio da allora che il processo è in piedi. Nel maggio del 2010, il signore viene assolto in primo grado per mancanza di prove: La Procura generale presenta addirittura ricorso, ma viene accolta dalla Corte d'Appello, la richiesta dei legali del famigerato "ladro di biscotti": prima sentenza annullata per un vizio di forma. Adesso il prossimo appuntamento è previsto a novembre.

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