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Rovigo, rapinano bimbo solo in casa. Colpito con una mazza, si finge svenuto per salvarsi

Vittima di una rapina mentre era solo in casa, il bambino di 10 anni ha finto uno svenimento per salvarsi dalla furia dei ladri che l’avevano appena picchiato con una mazza da baseball.
A cura di C. M.
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Era da solo nella sua casa a Bagnolo Po, in provincia di Rovigo, quando improvvisamente si è trovato faccia a faccia con i ladri che erano penetrati nell'abitazione per compiere un furto. Un bambino di 10 anni si è trovato a fronteggiare quindi la banda che, intenzionata a compiere un furto, si era introdotto nella sua casa verso le 8 del mattino. Il papà del piccolo era uscito pochi minuti prima per andare a lavoro, il piccolo era invece rimasto a casa nell'attesa che passasse lo scuolabus per portarlo a scuola di lì a poco, alle 8 e 15 del mattino, mentre la madre, infermiera, era sulla via del ritorno da lavoro, dopo aver smontato dal turno di notte all'ospedale di Trecenta. Alle 8 del mattino suona improvvisamente il campanello: "Siamo amici di tuo padre, facci entrare", gli dice qualcuno fuori dalla porta. Il bimbo apre la porta e si trova davanti a due uomini incappucciati. Capendo cosa stava succedendo, cerca di chiudere immediatamente la porta, ma i due ladri lo scaraventano a terra, spintonandolo e colpendolo infine con una mazza da baseball.

Per salvarsi, il piccolo finge di essere svenuto e permette ai rapinatori di portare a segno il colpo. I ladri rimangono in casa circa 20 minuti e frugano ovunque, nel tentativo di trovare soldi e oggetti da rivendere. Il bottino alla fine è molto magro: circa 40 euro in contanti. Nel frattempo il bambino, mentre i ladri erano impegnati a frugare ovunque, riesce a mettersi in contatto con la mamma, che avverte il padre del bambino e chiama immediatamente 118 e carabinieri e si precipita a casa. Una volta arrivato nei pressi dell'abitazione, il padre trova già sul posto i soccorsi e abbraccia il figlio che, contusione a parte, era salvo. Pochi minuti dopo giungono anche i carabinieri della compagnia di Castelmassa, che provvedono a raccogliere la testimonianza del piccolo e ad avviare l'indagine.

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