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Rovigo, la prof colpita da pallini rischia una querela per diffamazione dai genitori dello studente

Secondo i genitori del ragazzo la professoressa Finatti starebbe diffondendo informazioni non veritiere. Lo studente “si è scusato personalmente e assieme alla famiglia in svariate occasioni, fin dal giorno stesso dell’episodio”.
A cura di Davide Falcioni
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Maria Cristina Finatti
Maria Cristina Finatti

I genitori del ragazzo che sparò con una pistola ad aria compressa contro Maria Cristina Finatti, la professoressa dell'Itis Viola Marchesini di Rovigo, potrebbero denunciare la docente per diffamazione e danni morali qualora la donna proseguisse nel diffondere notizie "non veritiere" sul pentimento e le scuse dopo l'episodio. A riferirlo all'ANSA è stato il legale della famiglia, l'avvocato Nicola Bergamini. "L'alunno ha incontrato la docente a scuola e si è scusato, e anche i genitori – ha spiegato il legale – La famiglia finora non ha mai voluto esporsi, per non alimentare il processo mediatico, ma la presenza della professoressa sui media è costante", ha aggiunto Bergamini.

Secondo la famiglia dello studente da ottobre fino ad oggi "le informazioni fornite da parte di Finatti sul loro figlio sono assolutamente imprecise, se non addirittura false. Non si contesta l'episodio, ma la docente dice che i ragazzi non si sono pentiti, non si sono scusati, non c'è stato un processo rieducativo, e ancora oggi vivono serenamente senza punizione. Questo non è vero".

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"Il ragazzo si è sempre scusato con la professoressa Finatti"

Infatti, stando a quanto affermato dall'avvocato Bergamini, il ragazzo che materialmente ha sparato "si è scusato personalmente e assieme alla famiglia in svariate occasioni, fin dal giorno stesso dell'episodio. Appena tornato a casa, quel giorno, ha mandato una mail alla prof, che aveva abbandonato la scuola, porgendo subito le sue scuse, chiedendo un contatto telefonico per programmare un incontro per scusarsi di persona. La professoressa Finatti ha risposto dopo un'ora, ha apprezzato che il ragazzo si fosse accorto della gravità del fatto e avesse accettato le scuse, tanto che non riteneva necessari un incontro personale". La docente, ha quindi puntualizzato Bergamini "nei giorni successivi agli spari non è mai stata a casa, l'alunno l'ha incontrata sui banchi di scuola e si è scusato di nuovo. I genitori sono andati a scuola per porgere le loro scuse".

Lo studente che sparò alla prof sta facendo volontariato

Insomma, i genitori dello studente non solo non avrebbero mai negato l'episodio, ma si sarebbero ripetutamente scusati e così avrebbe fatto anche il ragazzo. Scuse che sarebbero state accolte da Finatti, che tuttavia "ripete di sentirsi abbandonata, parla sempre in maniera generica sulla scuola. Ci lamentiamo perché sta creando dei danni nei confronti del ragazzo, dipinto come un ‘mostro'. Eppure lui ha fatto e sta continuando a fare volontariato, perché ritiene giusto il percorso rieducativo. Siccome la presenza sui media della prof è costante, i media e le tv se ne occupano. Dice che i ragazzi lo hanno fatto per esibirsi sui social, ma il ragazzo non è mai stato presente su alcun social network. Se si continuerà a generalizzare su condotte del ragazzo che non risultano vere, la famiglia vorrà tutelare l'immagine del ragazzo, sia in sede penale che civile", ha concluso l'avvocato.

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