Rovigo, è morta la donna colpita alla testa da un proiettile: trovata dai figli in casa
Non ce l'ha fatta Rkia Hannaoui, la donna di 32 anni di origini marocchine che ieri pomeriggio è stata trovata in fin di vita in casa, con un proiettile in testa. I medici ne ha dichiarato il decesso questa mattina a causa delle conseguenze causate dal colpo di pistola. A dare l'allarme sono stati i figli che, rientrati a casa da scuola hanno trovato il corpo della madre. Teatro della vicenda il piccolo comune di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo dove la donna viveva.
Stando a quanto si apprende al momento del ritrovamento del corpo della 32enne il marito non era in casa. I figli, di soli 8 e 11 anni, quando hanno visto la madre riversa sul pavimento priva di sensi hanno pensato a un incidente domestico, poi quando il personale medico è intervenuto sul posto ha capito che qualcosa non andava. Solo dopo il trasporto in ospedale e i primi accertamenti clinici effettuati dai medici è emerso che nel cranio aveva un proiettile.
Al momento non risultano persone indagate, anche se le indagini sono ancora alle fasi iniziali. I carabinieri sono coordinati dal sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo. Stando a quanto si apprende sembra che però che in casa vicino alla donna non sia stata trovata nessuna pistola o altra arma da fuoco, cosa che porterebbe a escludere un gesto volontario.
La famiglia vive in un casolare di campagna che si trova in via Fine, ad Ariano Polesine, una stradina immersa nei campi e collocata tra la strada regionale 495 e la Provinciale 44. La zona è attualmente transennata per consentire lo svolgimento delle indagini condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri. La Scientifica dei militari dell’Arma ha lavorato fino a notte fonda per effettuare i rilievi del caso.