Rossella Cominotti, nella lettera scritta prima di morire chiedeva di essere cremata lontano da casa
Sono ormai trascorsi più di 20 giorni dal 6 dicembre, giorno in cui Rossella Cominotti, 53enne che gestiva un'edicola a Bonemerse, è stata trovata morta in una stanza d'albergo in provincia di La Spezia. Secondo quanto emerso in un secondo momento, la donna sarebbe stata uccisa con un rasoio dal marito 57enne Alfredo Zenucchi. L'uomo, arrestato dopo una fuga di 5 ore in auto, ha spiegato agli inquirenti di aver ucciso la consorte e di averla vegliata per 36 ore, nel tentativo di trovare il coraggio di togliersi la vita. Secondo quanto spiegato da Zenucchi, infatti, entrambi avevano intenzione di suicidarsi insieme tagliandosi la gola. In una lettera, che secondo il 57enne sarebbe stata scritta da Cominotti e firmata da entrambi i coniugi, i due spiegavano il loro intento senza però fornire un movente. Nella missiva, i due ribadivano di essere "stanchi della vita".
Eppure, però, Zenucchi non è poi riuscito a togliersi la vita, vagando per ore in auto prima dell'arresto. Davanti alle autorità, l'uomo ha spiegato di essere partito alla ricerca di un luogo dove potersi togliere la vita. In carcere ha rifiutato cibo e acqua nei primi giorni di detenzione, per "raggiungere la moglie". Poi, però, ha ripreso ad alimentarsi normalmente dopo il primo interrogatorio.
Il cadavere di Cominotti sarà cremato lontano da casa e non vi sarà alcuna cerimonia funebre, così come da lei richiesto nella lettera trovata accanto al corpo della 53enne. Nella missiva scritta a penna, la coppia avrebbe espresso l'intenzione di volersi togliere la vita nello stesso momento. Stando a quanto emerso, infatti, Cominotti non avrebbe opposto resistenza.
La 53enne avrebbe espresso nella seconda parte della lettera la volontà di essere cremata nel luogo dove è deceduta, senza alcuna cerimonia funebre. Per il momento, però, non sono ancora stati resi pubblici i risultati della perizia calligrafica effettuata sulla missiva e non è nota neppure la sua attuale ubicazione.
Nella lettera, stando a quanto noto, non viene invece espressa alcuna volontà sul destino delle sue ceneri. La vicenda appare ancora avvolta nel mistero, mentre della difesa di Zenucchi si sta occupando l'avvocato Alberto Rimmaudo insieme al legale Riccardo Balatri.
Sul corpo di Cominotti sono ancora in corso gli accertamenti: sono stati prelevati campioni di sangue e tessuti per verificare il Dna e confermare l'uso di un rasoio come arma del delitto. Per il momento, Zenucchi resta accusato di omicidio volontario ed è stato trasferito dal carcere di Massa a quello di Villa Andreino a La Spezia.