Rosalia Messina Denaro resta in carcere, respinta richiesta di scarcerazione per la sorella del boss
Rosalia Messina Denaro resta in carcere, lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Palermo rigettando l’istanza di scarcerazione avanzata nei giorni scorsi dai legali della sorella del boss Matteo Messina Denaro. Rosalia Messina Denaro era stata arrestata lo scorso 3 marzo per associazione mafiosa, alcun giorni dopo il fratello superlatitante, perché dalle analisi dei pizzini ritrovati nei vari covi del boss era emerso che sarebbe stata lei a gestire molti degli affari del clan in mancanza del fratello, costretto a nascondersi, così come le comunicazioni segrete col numero uno di cosa nostra.
Secondo i pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Rosalia Messina Denaro avrebbe gestito la cassa del clan e la rete delle comunicazioni del fratello durante la sua latitanza, eseguendo passo per passo gli ordini del boss con i famosi pizzini ritrovati anche in casa sua. Elementi che avevano spinto il giudice a disporre per lei una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Proprio uno dei bigliettini, nascosto dentro l'intercapedine di una sedia e scoperto dai carabinieri del Ros mentre piazzavano una microspia in casa della donna, ha dato input all'indagine che ha portato alla cattura del capomafia.
I difensori della donna però si erano appellati contro l’ordinanza richiamandosi anche ad alcuni presunti errori procedurali. I difensori infatti avevano chiesto l’inutilizzabilità di tutti gli atti d’inchiesta a carico della donna svolti dagli inquirenti in quanto compiuti fuori termine. Inoltre hanno poi sostenuto l’assenza delle esigenze cautelari per pericolo di fuga, sottolineando che la donna è rimasta a Castelvetrano anche dopo l’arresto del fratello.
Per i difensori, inoltre, il nome “fragolone”, presente nei pizzini e secondo gli inquirenti riferito a Rosalia Messina Denaro, non indicava la donna. Infine hanno sostenuto che gli appunti con le spese scoperti a casa della sorella del boss riguardavano la famiglia Messina Denaro e non il clan.
Tesi rigettata dei giudici di sorveglianza che invece hanno accolto l’argomentazione del pubblico ministero secondo il quale la decisione di iscrivere la donna nel registro degli indagati è stata presa solo dopo aver decifrato il contenuto del materiale trovato nella sua abitazione che hanno portato elementi utili ad accusarla di associazione mafiosa.
Matteo Messina Denaro ha finito il primo ciclo di chemioterapia in carcere
Intanto proseguono le cure per Matteo Messina Denaro con la fine del primo ciclo di chemioterapia. "Le cure nei confronti di Messina Denaro stanno continuando come da programma e lo stato di salute è buono compatibilmente alla malattia" spiegano fonti mediche che lo hanno in cura nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila. L'ex superlatitante, affetto da un tumore al colon, ha sostenuto sedute di chemioterapia nell'ambulatorio allestito nel carcere proprio di fronte alla sua cella, sotto il controllo dei medici del reparto di oncologia dell'ospedale San Salvatore. Nei giorni scorsi è stato anche trasferito all'ospedale aquilano per effettuare una tac di controllo ed un elettrocardiogramma.