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Rosa Leone, l’ex compagna di Andrea Bonafede: “Come faceva a dire di no a Messina Denaro?”

Rosa Leone è la ormai ex compagna dell’uomo che ha fornito documenti e molto altro al boss di Cosa Nostra, dice: “L’ho lasciato appena ho saputo tutto, ma lo capisco: come faceva a dire di no ad un boss? Sono ancora innamorata di lui”.
A cura di Biagio Chiariello
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Andrea Bonafede
Andrea Bonafede

"Mi metto nei suoi panni: come faceva a dire di no a Matteo Messina Denaro? Credo che anch’io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch’io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d’identità". Sono le parole Rosa Leone, compagna per 11 anni di Andrea Bonafede, ovvero colui al quale il boss ha rubato l'identità per condurre una vita semi normale e, tra le altre cose, sottoporsi alle cure alla clinica La Maddalena dove è stato arrestato sotto falso nome.

"Adesso però l‘ho lasciato, ho chiuso con lui, mi ha tenuto tutto nascosto. Ora non voglio saperne più niente", aggiunge.

In una intervista al Corriere della Sera, la donna ha ammesso la propria incredulità per quanto successo questa settimana, si è detta spaventata e ancora sotto shock dal giorno dell’arresto del boss di Castelvetrano, che lunedì a Palermo: "Mi è esplosa una bomba in casa, io non mi ero accorta di nulla, Andrea mi ha nascosto tutto. La nostra vita è distrutta, è tutto finito. Anche se io l’amo ancora tantissimo".

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Andrea Bonafede è un geometra di 60 anni. Stando alle ricostruzioni delle forze dell'ordine, sarebbe stato agganciato per la prima volta da Messina Denaro un anno fa, nel gennaio del 2022. Durante l'interrogatorio l'uomo si è limitato a riferire che il boss allora latitante gli chiese di acquistare l'abitazione in vicolo San Vito in cui poi ha vissuto fino al giorno dell'arresto. Un acquisto che fu perfezionato a giugno del 2022.

L'ex compagna ha spiegato che "Andrea  mi ha detto che loro due si conoscono da quando erano ragazzi. In fondo lo capisco, mi metto nei suoi panni: come faceva a dire di no a Matteo Messina Denaro?".

Credo che anch’io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch’io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d’identità. Tutti secondo me al suo posto l’avremmo fatto" conclude Rosa Leone.

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