“Romano bastardo”: lo scontrino offensivo nel bar di Aversa
La nient'affatto lodevole "moda" di inserire insulti o frasi offensive sugli scontrini fiscali dilaga: in un bar-pasticceria di Aversa, in provincia di Caserta chi acquista qualsiasi cosa e va alla cassa si trova a dover fare i conti con uno scontrino quanto meno singolare. "Romano bastardo sei tu": è la frase riportata in calce alla ricevuta. Dunque i tifosi della Roma nel bar non sono bene accetti ed è facile ritenere che quest'odio così forte sia esploso con la vicenda di Ciro Esposito, il tifoso del Calcio Napoli morto a seguito delle ferite d'arma da fuoco subìte prima della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, giocata proprio nella Capitale. Per quell'omicidio è in carcere in attesa di giudizio l'ultras romano Daniele De Santis.
Ad Aversa, intanto – lo riporta Il Fatto Quotidiano – il proprietario tifoso degli azzurri, si giustifica: "È uno scherzo, un’idea goliardica che qualche settimana fa hanno avuto mio figlio e i miei operai".
La moda dello scontrino con insulto, dicevamo, dilaga: dopo il caso dell'insulto omofobo su uno scontrino ai danni di un gruppo di clienti in una pizzeria di Maruggio, località balneare in provincia di Taranto, questa vicenda, resa possibile dai nuovi dispositivi per la fatturazione negli esercizi commerciali, che consentono di personalizzare in maniera estrema gli scontrini o le cosiddette "comande" (quelle che passano dal cameriere al cuoco in cucina o al bancone del bar, per intenderci) e i "pre conto" ovvero il conto con l'importo – foglietto che non ha valore fiscale – che poi viene saldato alla cassa.