Roma, stacca un fiore per la fidanzata: ora rischia 3 anni di carcere

Non avrebbe mai immaginato che una dimostrazione d'amore potesse fargli rischiare il carcere. Eppure El Israel, cittadino etiope 39enne, ora si trova a dover affrontare un processo solo per aver staccato un fiore da un'aiuola. Il fatto risale al giugno scorso. L'uomo è in centro a Roma (in via Lanza, vicino alla fermata della metropolitana Cavour) in compagnia della sua fidanzata. Vede un fiore di oleandro molto bello in una fioriera pubblica e decide di donarlo alla sua donna. Il suo gesto però danneggia la pianta, spezzandone due rametti. Visto da due agenti è stato fermato e denunciato a piede libero per danneggiamento aggravato, come si legge nel capo di imputazione ("ha danneggiato, spezzando i rami, un oleandro posto a ridosso di una aiuola decorativa. Con l'aggravante di aver commesso il fatto su un bene esposto per necessità e consuetudine alla pubblica fede"). Non c’è da scherzare se si considera che la pena prevista per un reato del genere è da 6 mesi e a tre anni di reclusione.

Il processo comincerà il 15 febbraio 2015 dinanzi alla quinta sezione penale del Tribunale di Roma. "Può sembrare assurdo, ma la legge è stata applicata in modo corretto. Spezzare volontariamente i rami di una pianta che si trova in un luogo pubblico integra il reato di danneggiamento aggravato. Il problema è del legislatore – ha commentato l'avvocato Gianluca Arrighi che assiste l'etiope – che non prevede per i maggiorenni l'istituto dell'irrilevanza del fatto e non modifica il principio della obbligatorietà dell'azione penale, imponendo al pubblico ministero di perseguire tutti i reati procedibili d'ufficio".