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Roma, seviziata dal compagno perché non voleva comprare la droga

Vittima di un incubo una giovane colombiana di 33 anni che per ore è stata sequestrata in casa e picchiata dal compagno per essersi rifiutata di accompagnarlo a comprare la cocaina.
A cura di S. P.
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Sequestrata in casa e picchiata dal suo compagno, un ragazzo ecuadoregno consumatore abituale di sostanze stupefacenti, per essersi rifiutata di accompagnarlo a comprare la cocaina. Questo l’incubo vissuto da una 33enne colombiana a Roma: come racconta Il Messaggero, erano circa le due di notte quando il giovane è rientrato a casa, in un appartamento vicino a piazza del Popolo, e ha chiesto alla ragazza dei soldi per andare a comprare della droga. La giovane ha acconsentito e gli ha dato del denaro, ma si è rifiutata di accompagnarlo dagli spacciatori. Per questo motivo lui, arrabbiato, l’avrebbe aggredita. La ragazza è stata colpita a calci e pugni e ha riportato lividi ed ecchimosi su tutto il corpo. Poi lui si sarebbe accanito contro di lei anche con l'attizzatoio di un camino presente nell'appartamento, spezzandole un polso e alcune dita della mano. L’aggressore avrebbe lasciato la compagna solo dopo ore di tortura.

L’aggressore arrestato in caserma: era sottoposto al provvedimento di obbligo di firma – La giovane colombiana è riuscita così a chiedere aiuto a un'amica, che l'ha portata in ospedale dove i medici hanno formulato una prognosi di 40 giorni. Il ragazzo è stato arrestato qualche ora dopo dai poliziotti del commissariato Villa Glori che, dopo aver raccolto la denuncia della vittima, hanno scoperto che l’aggressore era sottoposto al provvedimento di obbligo di firma nella caserma dei carabinieri di San Giovanni. E in effetti proprio lì i poliziotti lo hanno atteso per mettergli le manette ai polsi.

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