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Roma sciopero 6 giugno: traffico bloccato in città. Marino contestato

Fermi dipendenti pubblici e vigili che protestano contro il rischio di un taglio dei loro stipendi. I maggiori problemi sulle consolari che portano nel centro della Capitale.
A cura di B. C.
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UPDATE 14.15 – Marino contestato dai dipendenti pubblici – E' arrivato in Campidoglio come al solito in bici, ma stavolta il sindaco di Roma Ignazio Marino ha trovato a contestarlo i dipendenti del Comune di Roma presenti sulla piazza per protestare in occasione dello sciopero generale. Fischi e slogan del tipo Vergogna! Vergogna! hanno accompagnato la sua entrata in Palazzo Senatorio. Le organizzazioni parlano di un'adesione allo sciopero "del 70-80% del personale". "Solo in piazza eravamo in 10mila, su 24mila lavoratori", scrivono le sigle sindacali.

Traffico paralizzato a Roma, dove è in pieno svolgimento lo sciopero dei dipendenti e dei vigili urbani contro il rischio di un taglio dei loro stipendi. L'assenza per le strade dei "pizzardoni" sta causando code e rallentamenti in varie zone della Capitale, in particolare sulle principali raccordi verso il centro. Anche il personale della Polizia Locale sta incrociando le braccia per l’assistenza al traffico. I disagi si registrano in diversi punti della città, dalla via Prenestina, alla via Flaminia, passando per la Tuscolana, la Laurentina, la Salaria, l'Aurelia, la Cassia, la Nomentana e la via Tiburtina. Problemi anche sul Grande Raccordo Anulare e sulla Tangenziale. Ingorghi anche nelle zone più interne come via dei Prati Fiscali, la Galleria Giovanni XXIII, via del Foro Italico e viale Cristoforo Colombo.

Sciopero, anche gli sportelli comunali sono chiusi

Problemi anche negli asili, fermi per mancanza di educatrici, e negli sportelli comunali che resteranno chiusi. Fermi anche i servizi anagrafici, visto il coinvolgimento degli addetti agli sportelli. C’è poi da dire che allo stop del servizio è abbinato un corteo dei lavoratori comunali partito alle 8.30 da piazza della Bocca della Verità e arriverà fino in Campidoglio. "Il sindaco e il vicesindaco hanno detto questa mattina – dichiara Sandro Bernardini, segretario generale di Uil-Fp – che ‘i sindacati sono impazziti, e di conseguenza anche i lavoratori’, hanno detto che ‘non capiscono le motivazioni di questo sciopero’, ma non vedo perché la gente dovrebbe scioperare in un momento così difficile rinunciando ad una parte della retribuzione”. ”Siamo stupiti da dichiarazioni di questo genere – ha aggiunto Bernardini – Noi facciamo questo sciopero perché c’è il rischio per il personale capitolino di rimetterci dai 300 ai 400 euro di media al mese, se si va avanti con questa politica dei tagli e del non confronto con le organizzazioni sindacali in materia di efficienza, efficacia e organizzazione”.

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