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Roma: scandalo all’Umberto I. I bar “scroccano” luce e acqua. A pagare sono i cittadini

Il Policlinico Umberto I di Roma sotto controllo. Le attività commerciali al suo interno “scroccano” luce e acqua allo Stato.
A cura di Redazione
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Scandalo all'Umberto I. I bar all'interno della struttura ospedaliera non pagano le bellette di luce e acqua né spendono soldi per smaltire i rifiuti: tutto è gratis. Tutto è offerto dallo Stato italiano. A pagare direttamente – in maniera cosciente o meno – è la Regione Lazio, ovvero, i contribuenti.

Gli esercizi hanno "omesso" di installare il contatore e, nonostante i 25mila potenziali clienti al giorno, non pagano le utenze. Secondo l’inchiesta avviata in queste ore dalla direzione generale sono "allacciati" alla rete elettrica e a quella idrica del Policlinico senza versare un euro all’amministrazione.

Tutto è cambiato in seguito all'arrivo di Domenico Alessio nuovo DG dell'ospedale che ha deciso di far luce sugli sprechi e gli abusi dell’Umberto I.

Non sono solo i bar a non pagare ma anche i 180 distributori automatici di bevande e prodotti vari, posizionati nei diversi reparti dell’ospedale e allacciati 24 ore su 24 alla rete elettrica, nonchè la filiale della banca presente nel nosocomio.

I precedenti amministratori del Policlinico romano saranno chiamati a chiarire perché  non hanno vigilato. L'inchiesta è solo all'inizio e potrebbe scoperchiare anni di cattiva gestione

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