Roma, peruviano ritrovato morto in casa: ottavo omicidio dall’inizio del 2012 (VIDEO)
È l’ottava vittima del 2012, il pregiudicato peruviano ritrovato morto nella sua abitazione a Casilino, in vita Torrenova a Roma. La scia di sangue che si sta diffondendo nella Capitale sembra non volersi fermare. L’uomo è stato ritrovato senza vita, con le mani legate nella casa in cui viveva. Il nipote ha scoperto il cadavere dello zio e ha chiamato le forze dell’ordine. Si tratta probabilmente di un regolamento di conti. La squadra mobile, giunta sul posti, ha potuto solamente constatare il decesso dell’uomo. Arturo Campos Taipe, questo il nome della vittima, aveva 55 anni aveva le mani legate dietro la schiena e un cappuccio in testa. È stato ritrovato riverso in una pozza si sangue. La vittima aveva diversi precedenti tra cui spaccio di sostanze stupefacenti e truffa.
Un episodio del genere non è il primo né l’ultimo che si verifica a Roma: la polizia scientifica, dunque, ha iniziato a tracciare i primi rilievi in casa dell’uomo, per raccogliere indizi utili a risolvere questa brutale esecuzione. Secondo una prima ipotesi, il peruviano forse ha subito torture prima di morire, in quanto sul corpo sono state rinvenute diverse bruciature. Marco Miccoli, segretario del Pd, ha così commentato l’ennesimo fatto di cronaca avvenuto nella Capitale: “Ormai è una vera e propria mattanza. La città più sicura promessa da Alemanno e da Silvio Berlusconi nella campagna del 2008 si sta dimostrando solo uno sterile spot”. Il segretario ha aggiunto, poi, che da quando il sindaco governa la città “la piccola e la grande criminalità organizzata si è impossessata della città e si comporta da padrona con omicidi, esecuzioni, spaccio di droga e infiltrazioni all'interno dell'economia”.