Rocco Siffredi a Valentina Nappi: “Con un buon cervello si entra dappertutto”
"L'organo più grande che un uomo ha è il cervello. Con un buon cervello si entra dappertutto". Interessante e fuori da ogni stereotipo l'intervista Fanpage a Rocco Siffredi. Per lo Stallone di Ortona sono superflue qualsiasi tipo di premesse e presentazioni, basta solo sottolineare che ai nostri microfoni, per la prima volta "maneggiati" dalla nostra autrice Valentina Nappi, Rocco ha sintetizzato i punti chiave della sua trentennale carriera. Come la divisione tra la pornografia inteso in senso dispregiativo e la sperimentazione.
La parola "pornografia" viene utilizzata come un dispregiativo, come se facessimo qualcosa di brutto, di cattivo. Invece no. Noi sperimentiamo. Io penso che la pornografia mi abbia dato la grande ampiezza di vedere il sesso in maniera sperimentale, avendo due, tre, quattro donne. Io questa non la chiamo pornografia.
Da buona "filosofa", Valentina porta il suo Maestro (con lui ha esordito e sta continuando tutt'oggi a collaborare) a discutere di società e porno e di come, e in che misura, la settima arte parallela abbia modificato e abbattuto alcuni tabù. "E' la ricerca della felicità pura", l'obiettivo a cui bisogna tendere, lapalissiano. Ma se l'anima tira verso l'abbattimento della monogamia e dell'omofobia, l'accettazione del pornoattore come un mestiere, tutto viene ritenuto uno scandalo. E quest'avversione, a ben vedere, è molto più oscena della "pornografia" stessa.
La monogamia? Ha un ruolo: quello di alimentare la prostituzione. Andate in una fattoria e guardate gli animali che fanno, loro ci insegnano per quanto riguarda il sesso. Matrimonio gay? Io sono per la felicità pura. Se per essere felici lo devi prendere o lo devi dare, che cazzo cambia?