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Roberto Zanda e la nuova vita dopo l’amputazione dei piedi: “Mi sento un bambino appena nato”

L’ultramaratoneta ha subito l’amputazione di entrambi i piedi dopo aver rischiato di morire congelato in Canada.
A cura di D. F.
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"Come ogni bambino appena nato, devo imparare dai piccoli passi. Conoscere le mie nuove mani, per esempio. Le guarderò con curiosità per capire cosa mi daranno. Ma sono ottimista, penso si potrà andare avanti bene. Vedo tutto questo come un aspetto della vita". A dirlo Roberto Zanda, l'ultrarunner cagliaritano che alcuni giorni fa ha dovuto subire l'amputazione degli arti dopo un congelamento subito durante una maratona estrema in Canada.

L'intervento è stato eseguito quattro giorni fa presso l'ospedale Partini di Aosta, e secondo il primario del reparto di chirurgia vascolare l'esito è stato soddisfacente. "Abbiamo effettuato un'amputazione sotto il ginocchio che consentirà una rapida applicazione delle protesi biomeccaniche", ha spiegato il dottor Peinetti, aggiungendo di voler ancora attendere per le mani. "Per le mani – ha aggiunto Peinetti – stiamo valutando la situazione in raccordo con alcune equipe di chirurgia ricostruttiva per poter preservare il più possibile. Della mano sinistra probabilmente riusciremo a salvare il palmo e la falange del pollice, un risultato inimmaginabile all'inizio".

Zanda, intervistato dall'Unione Sarda, ha raccontato che – nonostante l'intervento chirurgico sia perfettamente riuscito – non è stato facile accettare di subire delle amputazioni così importanti, specialmente per un personaggio che, come lui, ha sempre amato l'avventura: "La notte dopo l'operazione ho avuto incubi: vedevo persone amputate, sangue, mi risvegliavo. Ma la mia psicologa mi ha insegnato a non buttar via neanche i sogni cattivi. Cerco di conservare quelli buoni e mi rifugio in un angolo nascosto della mente, come fanno i bambini con la casa sull'albero. Lì trovo serenità con cose che sono soltanto mie". Naturalmente ora per lui – che ama raccontare quello che gli è accaduto come una rinascita – sarà importante avere umiltà per apprendere nuovi modi di muoversi. Ma la tempra non gli manca, e non è escluso che anche con le protesi tenterà di compiere delle imprese.

 

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