video suggerito
video suggerito
L'omicidio di Roberta Ragusa

Roberta Ragusa, le “stranezze” notate dalla colf la notte della scomparsa

C’è una nuova testimonianza sul caso Ragusa, un racconto che combacia con quello del supertestimone Loris Gozi. È la testimonianza della collaboratrice domestica di casa Logli, una donna che conosceva molto bene le abitudini di Roberta.
A cura di Susanna Picone
43 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Margherita, l’ultima testimone del caso Ragusa, è una donna che conosceva molto bene l’imprenditrice scomparsa da Gello. Lavorava come colf da Roberta Ragusa e frequentò casa sua anche nelle ore immediatamente successive alla notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Vide delle cose che poi raccontò agli investigatori ma che finora non erano emerse. Ebbene, secondo quanto scrive il quotidiano La Nazione, la testimonianza della collaboratrice domestica di casa Ragusa combacia con quella del supertestimone del caso, Loris Gozi. Perché anche Margherita la notte della scomparsa di Roberta Ragusa, transitando in via Dini intorno alla mezzanotte, vide l’auto di Antonio Logli parcheggiata dinanzi alla casa e non all’interno della proprietà come di solito faceva. Gozi, lo ricordiamo, raccontò di aver visto Logli in via Gigli tra mezzanotte e mezzo e l’una (mentre lui dice che a quell’ora dormiva nel suo letto). Ma questo dell’auto non è l’unico strano particolare notato in quei giorni. La collaboratrice domestica riferì anche ai carabinieri di alcune piccole “anomalie” riscontrate sabato 14 gennaio, poche ore dopo la scomparsa di Roberta Ragusa.

I detersivi e i guanti in un posto diverso dal solito – La donna raccontò di aver notato quel pomeriggio in casa che il carrellino in cui Roberta conservava i detersivi non era al suo posto così come i guanti della donna scomparsa. Due piccoli particolari notati proprio perché Roberta Ragusa era una donna molto metodica nel suo modo di fare, una persona di una precisione quasi maniacale. A quanto pare gli inquirenti stanno indagando anche sulla possibilità che quei detersivi e quei guanti possano essere stati usati da una persona diversa dalla padrona di casa. Inoltre – è sempre il quotidiano La Nazione a riportare questa informazione – le indagini degli investigatori sarebbero orientate anche sul patrimonio di Roberta Ragusa. La tesi della Procura è quella, lo ricordiamo, che vede l’imprenditrice di Gello vittima di un omicidio volontario compiuto dal marito Antonio Logli.

43 CONDIVISIONI
155 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views