Caso Ragusa: Antonio Logli è stato licenziato dal Comune
Il Comune ha cessato in maniera unilaterale il rapporto di lavoro con Antonio Logli, condannato a vent'anni con sentenza definitiva di Cassazione, per l'omicidio della moglie Roberta Ragusa e la distruzione del cadavere. Come si annunciava e per effetto della sentenza emessa lo scorso 11 luglio dai giudici del Palazzaccio, Logli è stato licenziato. Il 56enne si trova ora recluso nel carcere Sughere di Livorno dove è stato condotto la notte dell'11 luglio scorso, dopo che i giudici avevano confermato la condanna a 20 anni.
Ex dipendente della ditta Geste, partecipata del Comune, Logli era stato assunto nel 2018 nel corpo dei Vigili urbani, come amministrativo. L'ex elettricista aveva, infatti, vinto il ricorso contro il Comune che gli aveva preferito un altro candidato, nella selezione, pur essendo, il Logli, in possesso dei requisiti richiesti. Dopo la condanna Antonio Logli ha ipotecato un immobile e un fondo, come garanzia per il debito di 156mila euro accumulato con gli avvocati che, in questi anni, lo hanno difeso. Nondimeno, l'ex marito di Roberta Ragusa, non subirà richieste di risarcimento da parte dei parenti della moglie che si sono costituiti parte civile contro di lui. "Non vogliamo i soldi di Logli", hanno fatto sapere tramite i loro legali.
I figli Daniele e Alessia restano nella villetta di via Ulisse Dini a Gello (Pisa), dove è rimasta a vivere anche la compagna di Logli, l'ex ‘tata', Sara Calzolaio. Roberta Ragusa è stata uccisa la notte del 13 gennaio 2012 a San Giuliano Terme. Secondo i giudici suo marito l'ha rincorsa e ammazzata, per poi distruggerne il cadavere. Sebbene indagato da anni, Logli è entrato in carcere solo dopo il terzo grado di giudizio. In tutti questi anni è stato soggetto a obbligo di dimora.