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Ritrovato il computer di Patrizia Nettis, la giornalista trovata morta in casa: era nascosto in ufficio

Ritrovato il computer portatile di Patrizia Nettis, la giornalista trovata morta in casa lo scorso 29 giugno. Il pc è stato rinvenuto nel suo ufficio, in un cassetto della sua scrivania nel palazzo del municipio.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Partrizia Nettis
Partrizia Nettis

T0rna al suo posto uno dei tasselli mancanti nel puzzle della morte di Patrizia Nettis, la giornalista di 41 anni trovata morta il 29 giugno scorso nella sua casa di Fasano. L'addetta stampa del Comune, appassionata di sport di basket, è stata trovata impiccata il 29 giugno scorso nella sua abitazione. Accanto al corpo, nessun biglietto. Secondo i familiari, la donna non si sarebbe mai tolta la vita: la giornalista aveva infatti un figlio di 9 anni ed era innamorata della sua vita e del suo lavoro. Secondo chi indaga, però, la 41enne potrebbe essere morta in seguito al reato di istigazione al suicidio.

A far riflettere gli investigatori, alcune telefonate fatte da Nettis poche ore prima di morire e i racconti di alcuni vicini di casa che l'avrebbero vista litigare con due persone prima della sua scomparsa. Era stato impossibile, almeno fino a oggi, ritrovare il cellulare e il computer della giornalista. Il Mac Air sul quale Nettis lavorava è stato però finalmente rinvenuto in un cassetto della scrivania nell'ufficio assegnato all'addetta stampa del Comune. Il portatile è stato trovato sotto uno strato di libri e altre carte, in fondo al cassetto, quasi come se qualcuno avesse cercato di nasconderlo.

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Il mancato ritrovamento aveva maggiormente acuito i sospetti degli inquirenti, alimentando un vero e proprio giallo ora risolto in quel cassetto della scrivania di Nettis. Il portatile era sempre stato lì dove lei lo riponeva al termine del lavoro. Il dispositivo informatico è stato prelevato e sarà ora affidato a un esperto informatico. Quando i periti saranno riusciti ad accedervi, cercheranno materiali ed elementi utili alle indagini che nel frattempo vanno avanti.

Gli investigatori sono ora in attesa della relazione del consulente tecnico Sergio Civino al quale i pm della Procura di Brindisi hanno assegnato l'incarico di recuperare e analizzare il contenuto del cellulare della giornalista, tra chiamate in entrata e in uscita e i messaggi ricevuti.

Per la morte di Patrizia Nettis vi sarebbero due indagati. Uno di loro avrebbe visto la giornalista prima di morire. Si tratterebbe di un imprenditore locale al quale è stato sequestrato anche il cellulare. L'uomo sarebbe stato iscritto al registro degli indagati con l'accusa di istigazione al suicidio e atti persecutori.

Secondo alcuni testimoni, infatti, nella tarda serata del 29 giugno, Nettis aveva avuto una discussione al telefono con un interlocutore sconosciuto e durante la chiamata lo aveva accusato di averle rovinato la vita. Quella stessa sera, la giornalista aveva litigato in strada con due uomini.

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