Ritrovato il cadavere di Daniel Busetti, il ragazzo di Bergamo scomparso
Daniel Busetti era scomparso 10 giorni fa da Martinengo, comune di 10 mila abitanti in provincia di Bergamo. Oggi i Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale) e le unità cinofile dei vigili del fuoco hanno fatto la drammatica scoperta: il ragazzo ventenne è stato trovato cadavere nel torrente Chiusella, a Valdissero Canavese. A fare la segnalazione è stato un pescatore. Il suo ultimo avvistamento risaliva a circa una settimana fa: chi vide Daniel in quell'occasione riferì che il ragazzo non aveva indosso né scarpe né giaccone.
Il ragazzo era scappato in preda al panico dopo aver causato un incidente stradale, che a prima vista poteva sembrare drammatico: Daniel era in macchina con un amico e stava percorrendo una strada provinciale di Cavernago; nei pressi di un incrocio ha perso il controllo dell’auto e ha provocato uno scontro frontale con un’altra macchina, in cui viaggiavano tre ragazze, che fortunatamente hanno riportato soltanto alcune ferite. Daniel però era rimasto molto turbato dall'accaduto e, dopo aver aiutato il suo amico ad uscire dalla macchina, s'era dileguato nei boschi vicini.
Dopo vari avvistamenti del ragazzo (che aveva sostato qualche ora all'ospedale di Ivrea per farsi medicare una ferita alla testa), le ricerche s'erano spostate in Piemonte. Un dispiegamento massiccio di mezzi e persone, però, non aveva consentito di ritrovare il giovane.
Adesso ci si chiede come mai il giovane si trovasse a a Baldissero Canavese, in Valchiusella e come mai lunedì sera si fosse recato presso la comunità spirituale Damanhur. Il responsabile dell'Ufficio Stampa della comunità Angela Toninelli ha dichiarato che "lunedì sera due nostri volontari l'hanno avvistato vicino alla nostra Contea. A loro si è qualificato, ha detto di aver dormito fuori tutta la notte, ma all'offerta di aiuto è nuovamente scappato via". Insomma Daniel non aveva ancora smaltito lo shock per l'incidente ed, evidentemente, in questi giorni si trovava in un profondo stato confusionale. Si spegne quindi anche la speranza dei genitori del ragazzo, speranza sempre nutrita e sempre presente nei loro appelli. Dopo il tragico ritrovamento del corpo di Yara, oggi si scrive un'altra pagina dolorosissima nella cronaca del nostro Paese.