Ritiro noccioline Lidl, i motivi dell’allerta alimentare segnalata dal Ministero
Riscontrate tracce di aflatossine oltre i limiti consentiti in un campione di prodotto. Questo il motivo che ha indotto al richiamo da parte di un produttore di un lotto di prodoin guscio tostate a marchio Alesto di Lidl. L'allerta alimentare è stata segnalata dal ministero della Salute. Le confezioni interessate sono quelle da 500 grammi con il numero di lotto 19522P e i termine minimo di conservazione (Tmc) 07/2023.
Il richiamo alimentare è stato fatto in data 13 settembre 2022 ma è apparso sul sito ufficiale del dicastero nella giornata di ieri, 14 settembre 2022. Protagonista, come detto, è è il marchio Alesto con il prodotto Arachidi in guscio tostate. Alimento commercializzato da Lidl Italia Srl, nota catena di supermercati.
La sede del produttore è Cavolino Daniele & Figli Roma Srl, in Via Campo di Carne 20/4 00040 RM. Come indicato della scheda del richiamo alimentare, a seguito di un’analisi effettuata su un campione di prodotto, sono state trovate tracce di Aflatossine oltre i limiti consentiti per legge. Si tratta dunque di un richiamo per rischio chimico.
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione segnalati e restituirlo al punto vendita Lidl d’acquisto per il rimborso. Il richiamo riguarda solo alcuni punti vendita e altri prodotti marchio Alesto non sono coinvolti. Nessun altro prodotto Alesto è coinvolto nel richiamo.
Le aflatossine sono una famiglia di tossine prodotte da alcuni funghi presenti in colture agricole come mais, arachidi, semi di cotone e noci. I principali funghi che producono aflatossine sono Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus, abbondanti nelle regioni calde e umide di tutto il mondo. I funghi produttori di aflatossine possono contaminare le colture nei campi, al momento del raccolto e durante la conservazione. Le persone possono essere esposte alle tossine mangiando prodotti contaminati (come appunto le arachidi) o consumando carne o latticini di animali che hanno mangiato mangimi contaminati.