Ritirati i licenziamenti alla Dema dopo il servizio di Fanpage
Qualche giorno fa ci siamo occupati della vertenza della Dema, azienda che fabbrica componenti di aerei con stabilimenti in Campania e Puglia che aveva annunciato 61 licenziamenti.
Gli operai erano scesi sul piede di guerra convocando due ore di sciopero al giorno ad inizio turno con i picchietti ai cancelli dello stabilimento di Somma Vesuviana (Na) fino a quando l'aziende non avesse ritirato il provvedimento. Le telecamere di Fanpage erano andate a raccontare la protesta dei lavoratori della Dema appena pochi giorni fa.
Nell'ambito del nostro servizio era emersa una questione davvero singolare: pochi giorni prima dell'annuncio dei 61 licenziamenti, la Dema aveva assunto la figlia di un dirigente dell'azienda. Circostanza abbastanza anomala per un'azienda che sapeva – evidentemente – di essere in crisi.
La società aveva assunto anche un consulente, Ciro Canditone, con il compito di gestire la crisi e gli annunciati 61 licenziamenti. Lo stesso consulente aveva già gestito altre crisi, come quella del gruppo Eldo a Napoli finito con la chiusura dell'attività.
Dopo il servizio di Fanpage però tutto ha preso una piega diversa. Si è tenuto lunedi' l'incontro tra l'azienda, nelle persone del consulente Canditone e del capo del personale Adriano Bonanno ed i sindacati presso la sede dell'Unione Industriali di Napoli.
La Dema ha ritirato i 61 licenziamenti. "Non potevamo accettare 61 licenziamenti – dice a Fanpage Franco Bruno del direttivo provinciale della Fiom di Napoli – un risultato raggiunto grazie alla determinazione dei lavoratori".
L'accordo siglato presso l'Unione Industriali infatti prevede il ritiro dei licenziamenti sostituiti con due anni di cassa integrazione straordinaria con possibilità per i lavoratori che vi accederanno di svolgere la formazione professionale retribuita. In questo modo si garantisce la continuità di reddito. "L'azienda non ha crisi di commesse – sottolinea Bruno – pertanto speriamo che queste misure contribuiscano a risollevarla definitivamente". Inoltre è prevista la messa in mobilità volontaria che, fanno sapere dal sindacato, sarà usata principalmente dagli operai che sono prossimi alla pensione.
Si attende ora un ultimo incontro da tenersi presso la sede della Regione Campania in cui l'accordo verrà ratificato dalle parti. Un grande sospiro di sollievo dunque per i 400 operai della Dema che rischiavano di trovarsi per strada da un giorno all'altro.