Rita Talamelli strangolata dal marito, il figlio: “Mia madre provata dal disagio psichico e lasciata sola”
Strangolata ai piedi del letto nella serata di lunedì dopo l'ennesima lite con il marito. Angelo Sfuggiti ha ucciso così la consorte, Rita Talamelli, 66 anni. La donna, con problemi psichici è stata uccisa da Sfuggiti al termine di un diverbio con annessa aggressione fisica. Dopo aver ucciso a mani nude la compagna, l'uomo ha coperto il corpo della 66enne con un lenzuolo e ha poi ingerito barbiturici nell'intento di togliersi la vita.
Sfuggiti è stato trovato dal figlio, che ha poi allertato i soccorsi. Trasportato d'urgenza in ospedale, è stato giudicato fuori pericolo benché gravemente intossicato. Nulla da fare invece per la donna, già morta all'arrivo delle forze dell'ordine. L'accusa contro di lui è di omicidio volontario, aggravato dal vincolo familiare. Secondo il figlio Luca, il primo ad aver lanciato l'allarme dopo il femminicidio, questa era una tragedia preannunciata. "Mia madre era diventata un'altra persona – ha spiegato -. Nessuno ci ha mai creduto, era stata cambiata dal disagio psichico. La sua malattia l'aveva profondamente cambiata".
I tentativi di sucidio di Angelo Sfuggiti
Il marito di Rita Talamelli aveva tentato il suicidio più volte assumendo barbiturici. Dopo un ricovero lampo, però, era stato rimandato a casa. La malattia della 66enne avrebbe richiesto l'assistenza di medici e servizi sociali che però, sostiene il figlio, non si sono mai fatti vedere.
"La nostra famiglia è stata lasciata sola – ha ribadito – con il dramma del disagio psichico". Il presidente della Fondazione di comunità Libera.Mente ha commentato il femminicidio, sottolineando che il territorio della provincia di Pesaro e Urbino "non riesce a garantire la Prossimità Domiciliare" ai malati psichici. "Mancano fondi – ha ribadito Vito Inserra -. Mancano anche operatori e servizi. L'assistenza aiuterebbe le famiglie che invece vengono sottoposte alla pressione per lungo tempo, fino a quando si arriva a drammi simili".
Rita Talamelli strangolata con un foulard
Secondo gli ultimi rilievi effettuati nella casa di Fano, Rita Talamelli sarebbe stata strangolata con un foulard, colta di sorpresa alle spalle e poi il suo corpo sarebbe stato trascinato in camera da letto, dove è poi stato coperto con un lenzuolo da Angelo Sfuggiti. Per la procura, il pizzaiolo potrebbe reiterare il reato: secondo la giustizia, c'è inoltre il rischio che Sfuggiti possa provare nuovamente a togliersi la vita. Il difensore, l’avvocato Paolo Di Loreto, ha chiesto di indirizzare il suo assistito verso una struttura ospedaliera dove si possa controllare a vista e comunque tenerlo ristretto.
L'arrivo dei soccorritori nella casa di Fano
All'arrivo dei soccorritori, secondo chi indaga, Sfuggiti appariva vigile e indicava la moglie senza parlare. L'uomo non avrebbe nascosto le sue responsabilità in merito al femminicidio. Era lucido nonostante l'intossicazione di medicinali, poi curata in ospedale. Solo dopo, una volta recuperate le forze, è stato pronto a rispondere alle domande del magistrato.