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Rissa tra bande in Fiera a Treviso, 52enne ucciso a coltellate: “Aggredito da 20 persone per debito”

Un uomo di 52 anni è morto accoltellato durante una rissa in zona Fiera a Treviso. Dietro il terribile agguato ci sarebbe un debito di 500 euro del figlio della vittima.
A cura di Chiara Ammendola
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Ragip Kolgeci
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È stato aggredito almeno 20 persone Ragip Kolgeci l'uomo di 52 anni rimasto ucciso la scorsa notte a Treviso in una rissa tra bande scoppiata in zona Fiera. La vittima è stata raggiunta da diverse coltellate sferrate durante l'aggressione avvenuta anche con mazze. Altre sei persone sono rimaste ferite, tre delle quali sono state trasportate nel vicino ospedale di Ca’ Foncello. Due i fermati.

Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri di Treviso insieme con gli agenti della polizia locale che sono intervenuti sul posto: due uomini di 50 e 30 anni sono già stati identificati: sono accusati di omicidio. La chiamata al 112 è giunta poco prima della mezzanotte poco dopo l'aggressione ai danni del 52enne che è morto prima dell'arrivo dei soccorritori. Stando a quanto ricostruito finora sembra che il tutto sia iniziato intorno alle 22 di ieri, mercoledì 12 ottobre, in via IV Novembre con l’arrivo di un furgone dal quale sarebbero scese alcune persone, poi raggiunte da altri a piedi.

Il gruppo di almeno 20 uomini si sarebbe poi diretto verso il luna park, ovvero zona Fiere di San Luca, dove ha incontrato la vittima, un 45enne di origini kosovare che si trovava insieme ad altre persone. L'uomo sarebbe stato immediatamente aggredito prima con calci e pugni e poi raggiunto dalle coltellate che ne hanno provocato il decesso. Intanto tra i componenti delle due bande è scoppiata la rissa cha ha portato al ferimento di sei persone. Poco prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, i partecipanti alla rissa sarebbero fuggiti lungo l’argine del fiume Sile.

Sul posto gli investigatori hanno trovato mazze insanguinate e il fodero di un coltello da sub che potrebbe indicare l'arma del delitto che però non è stata ritrovata. Al momento sembra si sia trattato di un agguato in piena regola, frutto di un debito di 500 euro del figlio della vittima: in questo senso saranno fondamentali le immagini della videosorveglianza per ricostruire l’episodio. Il sindaco della città Mario Conte ha segnalato la volontà di riunire un vertice con Prefetto e Questore: "Fatto gravissimo", il suo commento. “Uno scontro tra bande con un morto e vari feriti: ciò che è accaduto è inaccettabile ed è purtroppo un gran brutto segnale che fa temere si tratti della punta di un iceberg”, il commento del governatore Luca Zaia.

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