Rissa davanti a scuola: non sono studenti, ma genitori muniti d’ascia

Bullismo e scuola, due parole che fin troppo spesso si sono trovate a braccetto. Il fenomeno è drammaticamente diffuso tra i giovanissimi, come hanno visto gli ultimi casi di cronaca. Eppure, la storia raccontata da Il Messaggero, non vede come diretti protagonisti dei minorenni. Bensì, i loro genitori. In una scuola media di Roma mamma e papà di una ragazzina perseguitata da un compagna più grande, si sarebbero recati dal preside per denunciare il fatto. Fuori dall'istituto però si sono imbattuti proprio nella giovane persecutrice della figlia, in compagnia della madre. Tanto è bastata per far scattare la miccia che ha generato la rissa.

Sembra che durante il parapiglia, seguito a qualche reciproco insulto tra le due famiglie, l'uomo avrebbe anche colpito la presunta bulletta, provocandole lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Ma i contendenti non sono rimasti a guardare. Sempre secondo quanto scrive il Messaggero, a far precipitare la situazione ci avrebbe pensato il papà della studentessa più grande. Più agguerrito dell’altro, l'uomo avrebbe impugnato dall’auto un’ascia per poi dirigersi contro gli altri, che vista la mala parata, sarebbero fuggiti all’interno della scuola insieme ad insegnanti e bidelli. Sembra che  all'arrivo dei carabinieri della stazione di Tor Sapienza, i familiari della ragazzina che tanti problemi aveva creato alla più piccola compagna di classe avevano già mandato in frantumi la vetrata d'ingresso. Alla fine, i rispettivi genitori sono finiti in tribunale, con accuse varie: dalle minacce e dal danneggiamento alle lesioni personali.