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Rischio salmonella nella carne, Tartare di Bovino ritirata dai supermercati: l’avviso del Ministero

Il richiamo del lotto di carne alla tartara è stato disposto dalla stessa azienda produttrice in via precauzionale per una possibile contaminazione da Salmonella.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero della salute ha annunciato l'immediato richiamo da supermercati e alimentari di un lotto di Tartare di Bovino per possibile presenza di salmonella nella carne usata per confezionare il prodotto. Il richiamo per possibile rischio microbiologico è stato annunciato con un avviso di allerta pubblicato ieri su portale del Ministero della salute dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Il prodotto in questione è un lotto di carne alla tartara (tartare di bovino) confezionato e commercializzato a marchio La Collina della Bontà. La carne oggetto del richiamo è stata prodotta dall’azienda Fiorani & C. Spa, nel proprio stabilimento di Piacenza (marchio di identificazione IT 592 S CE). Nello specifico, si tratta di un prodotto venduto in confezioni da 210 grammi ciascuna, vale a dire due pezzi di carne tipo hamburger. Il ritiro dai negozi riguarda le confezioni vendute con il numero di lotto 36423TI e la data di scadenza fissata al 23/09/2023.

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Il richiamo è stato disposto dalla stessa azienda produttrice in via precauzionale per una possibile contaminazione da Salmonella. Come sempre in questi casi, l’invito è a non consumare il prodotto con la data di scadenza e il numero di lotto indicati e di restituirlo al punto vendita d’acquisto.

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. La salmonellosi nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero. La gravità dei sintomi infatti varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale fino a forme cliniche più gravi che si verificano soprattutto in soggetti fragili. I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni.

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