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Rischio listeria, lotto di Provolone Valpadana DOP dolce richiamato dai supermercati

L’allerta è stata lanciata dal Ministero della salute attraverso un avviso di richiamo. Il prodotto in questione è il Provolone Valpadana DOP dolce confezionato per Selex e venduto a marchio “Vale”
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di formaggio Provolone Valpadana DOP dolce è stato richiamato dai banchi frigo e dagli scaffali dei supermercati per un possibile rischio microbiologico per i consumatori. L'allerta è stata lanciata oggi, 10 novembre 2023, dal Ministero della salute attraverso un avviso di richiamo pubblicato sul portale dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Come segnala l'avviso, il richiamo è stato disposto precauzionalmente dallo stesso produttore a causa di una possibile presenza di Listeria monocytogenes nel formaggio indicato. Il prodotto in questione è il Provolone Valpadana DOP dolce venduto a marchio "Vale" in confezioni porzionate da 250 grammi ciascuna.

Il lotto del formaggio provolone interessato dal richiamo è quello con numero 2196987 e termine minimo di conservazione fissato al 23 gennaio 2024. Il formaggio è stato prodotto e confezionato per Selex S.p.a. dalla ditta "Alimenta S.p.a.- Società unipersonale" nel proprio stabilimento di Noventa di Piave, in provincia di Venezia.

Il prodotto con il lotto sopra indicato è stato già ritirato dai negozi ma, per chi lo avesse già acquistato, il consiglio è di non consumare il formaggio ma di restituirlo al punto vendita dove è stato comprato.

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Il batterio Listeria monocytogenes che ha portato la ritiro del formaggio può provocare la listeriosi, un’infezione generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (è in genere autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Nelle forme sistemiche l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni.

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