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“Rischio conseguenze catastrofiche”: fermati 7 aerei della compagnia SkyAlps, indagato un meccanico

Certificati falsi per manutenzioni mai eseguite, sette aerei della compagnia SkyAlps messi a terra. La compagnia si dichiara parte lesa, Enac impone misure correttive.
A cura di Davide Falcioni
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Falso in atto pubblico: è questa l’ipotesi di reato contestata a un tecnico della manutenzione accusato di aver certificato interventi mai eseguiti su alcuni velivoli della compagnia aerea SkyAlps. L’ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha segnalato la vicenda alla Procura di Bolzano, portando alla sospensione temporanea di sette aeromobili della flotta. Secondo il presidente di SkyAlps, Josef Gostner, la compagnia è da considerarsi "parte lesa" nell’inchiesta.

Irregolarità e rischi per la sicurezza

L’indagine è scaturita da un audit straordinario condotto dal 26 al 28 febbraio da un team di ispettori presso la sede di SkyAlps. Le verifiche hanno evidenziato gravi anomalie, tra cui la registrazione di interventi di manutenzione mai eseguiti, dati errati relativi ai componenti degli aerei, l’utilizzo di pezzi scaduti e la scomparsa di dispositivi essenziali. Secondo Enac, tali irregolarità avrebbero potuto avere "conseguenze catastrofiche" in caso di avaria in volo, in particolare per la mancata sostituzione di parti interne ai serbatoi.

Sette aerei a terra

Il primo marzo, in seguito alla segnalazione di Enac, sette velivoli SkyAlps sono stati fermati per "non conformità" riscontrate nei controlli documentali e fisici. Nonostante lo stop forzato, la compagnia ha assicurato ai passeggeri la continuità delle operazioni di volo, comunicando di aver attivato collaborazioni con altre compagnie per disporre di aeromobili sostitutivi. Tuttavia, il disagio non è stato evitato del tutto: lo stesso giorno, 18 passeggeri del volo Crotone-Roma si sono visti negare l’imbarco a causa della sostituzione del velivolo con uno di capacità inferiore.

SkyAlps si smarca: "Noi parte lesa»

Josef Gostner – presidente di SkyAlps – cerca di ridimensionare l’impatto della vicenda: "Il meccanico sotto inchiesta appartiene a una società esterna al gruppo. Se si arriverà a un processo, ci costituiremo parte civile". E minimizza le ripercussioni: "Dei sette velivoli bloccati, cinque erano già fermi per manutenzione programmata nella bassa stagione. Abbiamo dovuto trovare soluzioni solo per due, che torneranno operativi nel giro di due settimane".

Il reintegro degli aerei nella flotta sarà possibile solo dopo l’attuazione di misure correttive approvate da Enac. "Il vero danno è soprattutto d’immagine", conclude Gostner, fiducioso in una rapida risoluzione della vicenda.

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