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Rischio avvelenamento da botulismo, funghi ritirati dal commercio: allerta del Ministero della salute

Come recita l’avviso di richiamo del Ministero della salute, un lotto di funghi in salamoia è stato richiamato per possibile presenza di botulino nel prodotto e il conseguente rischio avvelenamento da botulismo per i consumatori.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di funghi in salamoia confezionati in vasetti di vetro è stato richiamo dal commercio per un rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di botulino nel prodotto e al conseguente rischio avvelenamento da botulismo. A segnalare il richiamo è stato il Ministero della salute attraverso il portale web dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Nel dettaglio, il prodotto interessato dal richiamo sono i Funghi affettati in salamoia (Russula Delica) confezionati e venduti a marchio YAR Specialità Russe in barattoli di vetro dal peso di 500 grami ciascuno (sgocciolato 225 grammi). Si tratta di conserve di funghi prodotte dalla società Lackmann food group nel proprio stabilimento di Willstatt, in Germania, ma distribuite anche in Italia.

Il lotto di funghi interessato dal richiamo è quello che ha data di produzione 20 novembre 2023 e scadenza fissata al 20 maggio 2025. Come recita l’avviso di richiamo, datato 27 giugno 2024, le confezioni di funghi con il lotto sopra indicato sono state ritirate dal commercio a scopo precauzionale da parte dallo stesso produttore per “il sospetto di provocare il botulismo”.

I vasetti interessati sono stati già ritirati dagli scaffali dei negozi ma per chi li avesse già acquistati, la raccomandazione è di non consumare i funghi con il lotto e la scadenza indicati e di restituirli al punto vendita d’acquisto.

Il botulismo alimentare è un’intossicazione gravissima che può portare anche alla morte. Come spiega l’istituto superiore di Sanità, si tratta quindi di un vero e proprio avvelenamento, “che produce una sintomatologia paralitica dei nervi cranici e che può portare alla morte per paralisi respiratoria”. Per provocare la malattia è sufficiente ingerire un quantitativo minimo di tossina.

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