“Rischia di essere aggredito dai passeggeri”: perché Filippo Turetta sarà estradato con volo di Stato
Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario e sequestro di persona nei confronti della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, verrà consegnato alle autorità italiane nella mattinata di domani, sabato 25 novembre, e arriverà a Venezia con un velivolo dell'Aeronautica militare. La direzione centrale della polizia criminale che fa capo al ministero dell'Interno, nell'informativa ‘urgente Interpol', ha parlato proprio di "volo di Stato".
Perché Filippo Turetta torna in Italia con un volo di Stato
Una decisione legata prettamente al clamore suscitato dalla vicenda in questi giorni: dopo essere divenuto bersaglio di commenti offensivi e minatori, nei confronti del 22enne si vogliono evitare possibili aggressioni. Un rischio che chiaramente su un volo di linea sarebbe più reale, come evidenzia il Gazzettino.
È stato già il legale del giovane, Giovanni Caruso, a confermare che il suo assistito arriverà in Italia a bordo di un aereo militare. Qualcuno ha ipotizzato l'uso del Falcon 900 già utilizzato per il ritorno di Cesare Battisti dal Brasile e del padre di Saman, Shabbar Abbas, dal Pakistan, anche se quelle erano vere e proprie estradizioni in senso proprio e cioè negoziate fra i Governi.
Cosa accadrà sabato 25 novembre
Ad ogni modo il velivolo dell'Aeronautica militare partirà alle ore 8.00 da Roma, e arriverà alle 10.00 a Francoforte per prelevare Turetta dal penitenziario di Halle. La partenza dallo scalo tedesco è prevista per le 10.45, con destinazione Venezia intorno alle 12:30. Durante il viaggio e all’arrivo, il ragazzo sarà accompagnato dal Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip).
La decisione di farlo arrivare direttamente allo scalo ‘Marco Polo' e non a Fiumicino o Ciampino è legata alla contestuale presenza altri due importanti appuntamento istituzionale in Veneto: quello del capo di Stato, Sergio Mattarella, atteso oggi alle 18 al teatro La Fenice per l'apertura della stagione – con l'innalzamento delle misure di sicurezza allo scalo veneziano – e quello di Giorgia Meloni a Verona alle 11.30 per la firma di un protocollo con la Regione – smentita la voce secondo cui la presidente del Consiglio avrebbe poi incontrato la famiglia Cecchettin a Vigonovo.
Successivamente, Turetta, arrestato domenica scorsa dai poliziotti tedeschi, sarà preso in custodia dai carabinieri e trasferito nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia (anche se si è fatto anche il nome del Due Palazzi a Padova, per questioni di sicurezza).