Riprendono gli sbarchi a Lampedusa
Riprendono, dopo una breve interruzione dovuta alle avverse condizioni del mare, gli sbarchi a Lampedusa.
Ieri, durante la mattinata, un'imbarcazione con a bordo 14 tunisini è entrata nel porto; poco dopo, scortato per le ultime trenta miglia da motovedette di Guardia di Finanza e Capitaniera di Porto e da una nave della Marina Militare, è giunto anche un barcone da pesca che trasportava una cinquantina di immigrati.
All'alba di oggi sono arrivate altre due "carrette del mare", a bordo delle quali viaggiavano 89 e 42 persone, anch'esse soccorse dalla Guardia Costiera, dopo essere state individuate da un aereo che pattugliava la zona del canale di Sicilia durante la serata di ieri. Un'altra imbarcazione a 26 miglia da Lampedusa sarebbe stata avvistata da un elicottero della Guardia Costiera: si tratterebbe di una piccola barca a remi con una decina di persone a bordo; una motovedetta per soccorrere i migranti ha fatto rotta sul posto.
Le condizione meteo sembrano comunque destinate a peggiorare il che dovrebbe fermare, temporaneamente, questa nuova ondata di approdi.
Attualmente sono circa 1300 gli stranieri che si trovano nel Centro di Identificazione ed Espulsione dell'isola siciliana; nella mattinata di oggi si è registrata una rissa tra due gruppi di tunisini per questioni legate ai turni per mangiare che è stata rapidamente sedata dai Carabinieri. Non c'è stato alcun ferito.
Nel frattempo sono arrivati a Lampedusa i primi funzionari della missione di Frontex, l'agenzia europea che ha il compito di coordinare la sicurezza delle frontiere, per aiutare l'Italia sia nell'identificazione e nell'individuazione di coloro che hanno bisogno di protezione internazionale, sia con un supporto aereo e navale.
"Un chiaro segnale di solidarietà europea tra gli Stati membri e una prova concreta dell'impegno della Commissione europea per aiutare l'Italia in questa difficile situazione" ha dichiarato ieri la commissaria europea agli affari interni, Cecilia Malmstrom. (fonte: Asca.it)