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Rimini, neonato ricoverato per pertosse: fratelli senza vaccino, l’Asl indaga sui genitori

Dopo le cure, il bimbo è stato dichiarato finalmente fuori pericolo ma contemporaneamente è partita una un’indagine sulla famiglia e si è scoperto che nessuno dei tre fratelli del piccolo erano stati vaccinato. Ora, i genitori hanno 90 giorni di tempo per mettersi in regola o scatteranno le sanzioni.
A cura di Antonio Palma
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Un bimbo di appena due mesi di vita era arrivato d'urgenza in ospedale con gravi problemi fisici e poteva morire per pertosse se i medici non gli avessero diagnosticato subito la malattia sottoponendolo a una tempestiva terapia antibiotica che infine lo ha slavato. Ora però nei guai sono finiti i genitori no vax dopo che i medici hanno scoperto che non avevano vaccinato nessuno dei loro figli. È accaduto nei giorni scorsi all'ospedale di Rimini dove, dopo le cure, il piccolo è stato dichiarato finalmente fuori pericolo ma contemporaneamente è partita una un'indagine sulla famiglia con relativa segnalazione da parte dell'Ausl romagnola. Anche se il piccolo paziente non poteva essere ancora vaccinato per la pertosse in quanto l'esavalente si somministra a tre mesi d'età, infatti, i medici hanno scoperto che nessuno dei suoi tre fratellini più grandi, tutti in età scolare, erano stati vaccinati.

Tutto era iniziato la scorsa settimana con il piccolo che manifestava vari sintomi riconducibili a un raffreddore. Col passare dei giorni però le sue condizioni si sono aggravate fino a causargli serie difficoltà respiratorie. Quando si sono rivolti al medico di famiglia, il dottore ha capito subito la gravità dei fatti e ha inviato il piccolo in ospedale dove gli esami hanno confermato la pertosse. È stato disposto il suo ricovero immediato ed è partita la cura che ha subito fatto effetto. Nel giro di pochi giorni la situazione infine è migliorata ma quando ai genitori è stato chiesto a quali vaccinazioni il figlio era stato sottoposto si è scoperto che non ne aveva fatta nessuna. Così era stato anche per i suoi fratelli, il più grande dei quali ha già 15 anni. Ora, secondo il protocollo previsto, i genitori hanno 90 giorni di tempo per mettersi in regola somministrando ai figli le vaccinazioni previste dal decreto Lorenzin. Se non lo faranno scatteranno le sanzioni.

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