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Rimini, mamma partorisce in ambulanza: “Un angelo in camice mi ha aiutato”

La storia di mamma Corinne e del suo piccolo Steven, nato il 29 novembre a bordo di una ambulanza. Aveva troppa fretta di nascere e i suoi genitori, complice il traffico, non hanno fatto in tempo a raggiungere l’ospedale Infermi di Rimini: “L’infermiera è stata bravissima. Sapeva cosa fare, e non ha avuto un attimo di esitazione”.
A cura di Susanna Picone
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Il piccolo Steven avrebbe dovuto nascere all’Infermi di Rimini, ma proprio non ce l’ha fatta ad aspettare che la sua mamma riuscisse ad arrivare all’ospedale e infatti, il 29 novembre scorso, è venuto alla luce in una ambulanza. Quel giorno c’era traffico sulle strade e quasi ha rischiato di nascere addirittura in macchina. A raccontare la storia, fortunatamente a lieto fine, del piccolo Steven, è stata la sua mamma, Corinne, che al Resto del Carlino ha descritto gli attimi immediatamente precedenti alla nascita del suo secondo figlio. “Eravamo letteralmente bloccati sulla statale – ha raccontato la donna –. Data l’emergenza mio marito ha chiamato il 118. Pochi minuti erano già lì, e un angelo in camice mi ha aiutato a partorire Steven in ambulanza”. Il bimbo è nato a meno di due chilometri in linea d’aria dall’ospedale, sta benissimo, cresce bene e i suoi genitori sono felici, anche se quel giorno non è stato sicuramente semplice da affrontare. Ma se Corinne e il marito Pierangelo hanno deciso di raccontare la loro storia è soprattutto per ringraziare il personale del 118 e in particolare Donatella Gorini, l’infermiera che si è improvvisata ostetrica e ha fatto nascere il bambino, oltre a tutto il reparto di ostetricia e il dottor Meloni che hanno fatto tanto nei giorni prima del parto.

Corinne ha raccontato che il caso ha voluto che il nome del loro bambino – scelto tra l’altro dalla sorellina maggiore – sia lo stesso del marito dell’infermiera che l’ha aiutata a partorire. “L’infermiera è stata bravissima. Sapeva cosa fare, e non ha avuto un attimo di esitazione. Ha avuto anche la prontezza di girare il cordone ombelicale. In mezz’ora ho partorito sull’ambulanza”, ha raccontato ancora la neo-mamma, che subito è stata portata dopo il parto in ospedale col suo piccolo Steven. E in ospedale è passata a trovarla anche il suo “angelo in camice”: “Ci siamo abbracciate, è stato un bellissimo momento”.

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