“Rimasta senza lavoro in Italia, a 53 anni ho scelto l’Inghilterra. Qui ho trovato la vita che volevo”
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Marina ha 63 anni ed è originaria di Ceresole d'Alba, piccolo paese in provincia di Cuneo. Da 10 anni vive nel Regno Unito, dove si è trasferita per cambiare vita, dopo un periodo di difficoltà nel nostro Paese. Oggi abita a Worthing, una città di mare nel West Sussex.
"Mi sono trasferita perché non riuscivo a trovare lavoro e avevo alle spalle un matrimonio che stava finendo. In Inghilterra ero stata spesso da ragazzina, ogni estate dai 17 ai 22 anni, e per me era il grande amore. Alla fine ho preso questa decisione e vorrei dire che non è mai troppo tardi per partire", ha raccontato a Fanpage.it.
Quando e perché ha deciso di trasferirsi nel Regno Unito?
In Italia ero animatrice nelle case di riposo ma era quasi volontariato, mi pagavano pochissimo. A 53 anni non riuscivo a trovare un nuovo lavoro e sappiamo che in Italia a quest'età è difficile che qualcuno ti assuma.
Sono partita a fine luglio del 2014 con un trolley e il mio computer dicendo: "Quello che sarà, sarà". Ero stata in Inghilterra già il mese prima con un'amica, ci siamo guardate intorno e abbiamo visto che qualche lavoro c'era. Io ero pronta a fare qualsiasi cosa, dalla commessa alla signora delle pulizie. Sono stata ospite pagante in due famiglie e poi ho trovato un monolocale in affitto.
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Dopo un mese in cui ho dovuto fare i documenti per lavorare, ad agosto ho iniziato facendo pulizie. Qui l'importante è avere referenze e io non ne avevo per poter iniziare a fare il mio lavoro. Poi ho fatto il corso da Oss (Operatore socio-sanitaria, ndr) e sono riuscita a entrare in una casa di riposo per fare animazione. Hanno contattato una delle case di riposo dove lavoravo in Italia per chiedere le referenze.
Vivo a Worthing, lavoro come animatrice da 4 anni e oggi sono una libera professionista, vado dove mi chiamano. Sono contenta perché finalmente sto facendo il mio lavoro.
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Lei aveva provato a cercare altro in Italia?
Sì, avevo provato a mettere annunci in giro, sui giornali locali, a contattare anche online, anche per fare la baby sitter, per esempio, ma non era riuscita a trovare nulla.
Come ha scoperto Worthing?
Conosco l'Inghilterra da quando ero ragazzina, sono venuta più volte, ho visitato il Nord ma mi sono innamorata del Sud. A indirizzarmi verso il West Sussex sono state amiche che erano state qui diverse volte. Worthing, come Brighton, è una città sul mare e l'ho scoperta perché un amico mi aveva segnalato un appartamento, che poi ho acquistato, e ho deciso di spostarmi qui.
Cosa le piace e non le piace della vita lì?
Mi piace tutto (ride, ndr), mi trovo molto bene in questo paese. Le persone sono molto calme e tranquille, non hanno fretta e sono molto gentili. All'inizio mi sono persa diverse volte e sono stata aiutata tanto. Qui c'è anche molto ordine.
Cosa non mi piace forse è il cibo. Gli inglesi non hanno una vera cultura del cibo, mangiano tanti piatti pronti. Quando vado nei supermercati guardo nei carrelli e vedo che le persone prendono molte cose da mettere solo dentro il microonde.
A me manca il cibo italiano e vado sempre in cerca di prodotti, come l'olio o il pane buoni, che qui si trovano poco facilmente. Anche se adesso conosco alcuni posti dove andare a comprarli.
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Torna spesso in Italia? Le manca il nostro Paese?
Sono tornata due anni e mezzo fa. Mi manca la famiglia, i miei genitori e mia figlia, ma non l'Italia. Qui sto bene, anche se in primavera vorrei fare un salto per venire a trovare i miei familiari. Sono nata e cresciuta in Italia, alcune cose mi sono rimaste però l'Inghilterra mi ha dato il lavoro che volevo e mi ha fatto stare bene.
Nel nostro Paese non avrei mai potuto farlo perché bisogna essere laureati anche per fare le pulizie, altrimenti non si riesce a trovare nulla. Qui invece la questione non viene affrontata in questo modo, infatti il titolo di studio viene scritto in fondo al curriculum e i datori di lavoro guardano soprattutto l'esperienza e le referenze.
Qui c'è una meritocrazia che in Italia non esiste e non lo dico solo io ma anche tanti italiani che sono qui.
Se tornasse indietro, rifarebbe questa scelta?
Sì, perché mi sono state date tante opportunità per cambiare la mia vita. Certo, mi manca tanto mia figlia, vorrei che fosse qui, ma ha preso altre strade ed è giusto così. Se le condizioni fossero state diverse, forse sarei rimasta, non so dirlo. Avevo valutato di spostarmi anche in Trentino ma non credo che la situazione sarebbe cambiata poi molto. Resta comunque una scelta che rifarei.