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“Rimasta incinta, dicevano di non preoccuparmi ma ho perso il lavoro: rimpiango di essere tornata in Italia”

Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una donna che racconta di come, rientrata in Italia dopo anni di studio e lavoro all’estero, ha scoperto di essere incinta e in breve tempo ha perso il lavoro: “Dopo anni di sacrifici, questa esperienza mi ha completamente abbattuto”.
A cura di Redazione
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La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.

Dopo la storia raccontata a Fanpage.it da Francesca, che ha visto sfumare il rinnovo di un contratto dopo aver detto al suo datore di lavoro di essere incinta, la nostra redazione sta ricevendo diverse lettere di donne che raccontano storie tristemente simili. Una di loro ha raccontato non solo il trattamento subito dall'azienda per cui lavorava una volta scoperta la gravidanza, ma anche la difficoltà di trovare un nuovo lavoro dopo il parto.

La lettera a Fanpage.it

Dopo anni di studio e lavoro all’estero, per motivi familiari rientro in Italia con un curriculum professionale da poter spendere in diverse realtà lavorative. Finalmente, post Covid, inizio a lavorare in una grande azienda di comunicazione leader in sviluppo di eventi europei. Tutto bene, benissimo, fino a quando non scopro di essere incinta.

Il mio contratto di 6 mesi rinnovabile scadeva a dicembre. Tra preoccupazioni e ansia e felicità per la gravidanza parlo con il CEO, mi viene detto di non preoccuparmi. A dicembre il mio contratto co.co.co non verrà rinnovato e mi viene detto di non essere più performante e dopo la gravidanza mi avrebbero riconsiderato. È passato un anno e mezzo, io non ho più trovato lavoro, sofferto di depressione e attacchi di ansia.

Non ho potuto far nessuna denuncia, in quanto la tipologia del contratto non me lo ha permesso. In più cosa potevo fare contro una azienda di quel calibro? Dopo anni di sacrifici, questa esperienza mi ha completamente abbattuto, la mia autostima è al minimo. Ho paura di approcciarmi ad altre aziende. Rimpiango il giorno in cui sono tornata in Italia.

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