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Rigopiano, segnalati due dirigenti. Caos e ritardi nei soccorsi: due telefonate nel mirino

A pochi giorni dallʼanniversario della tragedia dellʼhotel in cui morirono 29 persone emergono nuovi particolari che testimoniano la caotica gestione dell’emergenza. Segnalati alla Procura di Pescara altri due funzionari pubblici.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando mancano pochi giorni all'anniversario della tragedia di Rigopiano, arrivano altre due segnalazioni, chieste dai carabinieri Forestali alla Procura di Pescara, per ritardi nei soccorsi e la caotica gestione delle telefonate nelle sale operative quel maledetto 18 gennaio del 2017. Si tratta del responsabile della sala operativa del 118 di Pescara, Vincenzino Lupi, e la funzionaria della Prefettura, Daniela Acquaviva. Per ora non ci sono riscontri sul fatto che siano o meno iscritti nel registro degli indagati.

Agli atti di chi indaga comunque sono finiti gli stralci di due telefonate, tra cui quella della funzionaria con l'operatore del 112: “Ma l‘hotel Rigopiano è stato fatto stamattina”, afferma alle 18.09, quando la valanga ha già travolto il resort in provincia di Pescara e ucciso la quasi totalità delle 29 vittime poi successivamente accertate. “C'erano dei problemi. Sono stati raggiunti e sta tutto a posto”, continua. Quindi il carabiniere ribatte che a lui Quintino Marcella, il datore di lavoro del cuoco Giampiero Parete, il primo ad aver dato l'allarme, avrebbe invece detto che l'hotel sarebbe stato sommerso da una valanga. "Eh si, questa mattina", ribatte la funzionaria della sala operativa, "l'intervento sull'hotel Rigopiano l'hanno fatto stamattina".

Ma i ritardi nei soccorsi sarebbero stati condizionati anche da un'altra telefonata, quella tra Bruno Di Tommaso, l'amministratore del resort, e lo stesso 118. L'uomo conferma che sia tutto a posto, ma al quale però il funzionario del 118 non chiede espressamente se avesse delle "segnalazioni ricevute riguardanti una valanga”. Il responsabile del 118 non chiedeva a Di Tommaso "dove si trovasse, perché avrebbe facilmente scoperto che era a Montesilvano" e non avrebbe potuto effettuare controlli, e né ha chiesto al Di Tommaso "di provare a contattare l'hotel o il personale presente". Secondo quanto si legge su Tgcom24, proprio alla luce di questi due ascolti si è appreso che i due funzionari sarebbero stati segnalati per omissione d'atti d'ufficio alla magistratura locale. Ma come detto, al momento non ci sono indicazioni sulla loro presenza all'interno del registro degli indagati.

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