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Rigopiano, l’urlo della mamma di Stefano Feniello: “Ora mandate fiori, serviva spazzaneve”

Dopo un breve raccoglimento davanti alla teca dove sono affisse le foto di tutti i 29 morti della tragedia di Farindola, la mamma di Stefano Feniello si è lasciata andare ad uno sfogo: “Maledetti, non lo avete mai mandato lo Spazzaneve a salvare mio figlio, mai. Adesso mandate la corona di fiori”
A cura di Antonio Palma
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Silenzio, lacrime, preghiere ma anche sfoghi di rabbia da parte di alcuni parenti delle vittime oggi davanti al totem di quel che fu l'hotel Rigopianio di Farindola durante la cerimonia di commemorazione per i 29 morti seppelliti da una valanga esattamente due anni  fa. "A cosa ti servono i fiori? A cosa ti serve oggi la corona di fiori del presidente della Repubblica? Serviva lo Spazzaneve esattamente due anni fa" ha urlato Maria Perilli, la mamma di Stefano Feniello, una delle vittime del disastro che era andato in quell'hotel per trascorrere il suo compleanno insieme alla sua fidanzata che è scampata alla tragedia. Dopo alcuni minuti di raccoglimento davanti alla teca dove son affisse le foto di tutti i 29 morti dei quel 18 gennaio 2017, la signora si è lasciata andare ad uno sfogo.

"Ci voleva uno spazzaneve. Quello stavi aspettando. Ci hai telefonato e ci hai detto che sarebbe arrivato ma non i mai arrivato, non lo hanno mai mandato" ha proseguito la donna riferendosi alle continue richieste che erano state inviate dall'hotel prima della tragedia per fare evacuare turisti e personale ma che erano rimaste inascoltate. "Maledetti, non lo avete mai mandato lo Spazzaneve a salvare mio figlio, mai. Adesso mandano la corona di fiori. Maledetti, non ti preoccupare. Gliela faremo pagare cara. Faremo giustizia. Giustizia avrai perché giustizia meriti" ha proseguito la donna  rivolta al figlio, aggiungendo: "Non ti preoccupare figlio mio, li maledirò fino al resto dei giorni della mia vita".

Salvini: "Ho detto a papà Feniello di non pagare la multa che gli hanno fatto per aver portato fiori al figlio"

Alla commemorazione erano presenti anche Luigi Di Maio e Matteo Salvini e proprio quest'ultimo a proposito della condanna al pagamento di una multa da 4.550 euro inflitta ad Alessio Feniello, padre di Stefano, per aver violato i sigilli giudiziari messi per delimitare l'area dove sorgeva l'hotel crollato sotto la valanga, ha raccontato: "Ho detto a papà Feniello di non pagare un euro. Ci manca giusto di essere multati per andare a portare i fiori al figlio. Se c'è una legge sbagliata, cambieremo questa legge".

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