“Rigopiano colpa di un terremoto”: rabbia dei familiari per l’errore in un libro di scuola
La tragedia di Rigopiano del 18 gennaio 2017? Colpa di un terremoto che ha fatto distaccare la valanga che ha investito l'hotel di Farindola. E' quanto riportato su un libro di scuola media edito dalla Paravia gruppo Pearson che sta facendo indignare i familiari delle vittime della tragedia perché contenente due errori: il primo è l'omissione di ogni responsabilità umana e il nesso di causa-effetto dato per certo tra sisma e slavina; il secondo è il numero delle vittime (30 anziché 29). Il testo di geografia “PensoGeo”, nella sezione sui “Terremoti dell’Appennino”, riporta in riferimento alla tragedia: "Il terremoto ha provocato una slavina a Farindola (nel Pescarese) che ha travolto un albergo causando 30 vittime".
I due errori, riportati in un testo di poche righe di lunghezza, hanno profondamente indignato i familiari delle vittime che hanno interpellato il Ministro dell'Istruzione: "Abbiamo diffidato la casa editrice a porre rimedio a questo increscioso, e facciamo finta di crederci, grossolano errore di mera stampa. Abbiamo altresì informato i ministri della Giustizia e della Pubblica istruzione del caso. Non ci fermeremo dinanzi a nulla. Hanno chiuso 29 bocche, ma ne hanno aperte tantissime altre" ha dichiarato il presidente del comitato vittime, Gianluca Tanda, che a Rigopiano ha perso il fratello Marco e la fidanzata di lui Jessica Tinari.
Le copie di PensoGeo diffuse sono circa 15mila e da tempo sono consultate dagli studenti delle scuole di tutta Italia. Secondo Niccolò Baldassarre, legale del comitato, "la pubblicazione ha urtato la sensibilità dei familiari delle vittime e dei superstiti, in quanto, facendo passare il concetto di evento imprevedibile, muove esattamente nella direzione opposta rispetto al loro agire che mira a dimostrare come, attraverso una corretta attività di prevenzione e formazione nonché migliore gestione dell'emergenza, la strage del 18 gennaio 2017 avrebbe ben potuto evitarsi". Nella lettera inviata al ministro Bussetti i afferma che nel testo "viene dato per assodato il terremoto quale causa della valanga quando, in realtà, sono ancora in corso accertamenti giudiziari e comincerà a breve il processo per stabilire, nelle competenti sedi, tutta la verità sulla tragedia di Rigopiano. Non è pertanto accettabile che senza prove certe un libro di testo – che dovrebbe fornire agli alunni informazioni oggettive tali da stimolare la loro capacità critica – emetta vere e proprie sentenze, azzardate, indimostrate e dunque infondate, senza neppure prendere in esame altre e più accreditate tesi. A ciò si aggiunge che il testo sarà adottato anche da minori, parenti di vittime della tragedia, i quali si troveranno a leggere dati e notizie in contrasto con quanto rappresentato da altra parte della comunità scientifica, nonché con la battaglia che portano avanti i loro cari ed eventualmente anche in contrasto con quelle che saranno le risultanze degli accertamenti giudiziari".