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Riduce la moglie in fin di vita, poi la nasconde sotto le lenzuola: arrestato 41enne a Brindisi

Un uomo di 41 anni è stato arrestato nel Brindisino con l’accusa di aver ridotto in fin di vita la moglie e di averla poi nascosta sotto alcune lenzuola per evitare che le forze dell’ordine, arrivate sul posto dopo una segnalazione, la trovassero. La donna è ora ricoverata in ospedale.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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È stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Latiano e da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni un uomo di 41 anni che nella serata di martedì 25 giugno ha ridotto in fin di vita la moglie, attualmente ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Perrino. L'uomo è accusato di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della consorte.

Secondo quanto reso noto, la sera dell'accaduto le forze dell'odine si sono presentate nell'abitazione dei due coniugi, situata nel Brindisino, dopo aver ricevuto una segnalazione. Dopo diversi minuti, il marito ha aperto la porta, riferendo che la donna non era in casa. Le autorità, non convinte dalle affermazioni dell'uomo, hanno effettuato un sopralluogo nell'abitazione e nel giardino. Sarebbe qui che i militari l'hanno trovata in fin di vita, nascosta sotto due lenzuola, con fratture ed ecchimosi su tutto il corpo. Il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Brindisi ha attivato subito il Codice Rosso e la donna è stata portata in ospedale.

Dopo l'avvio delle indagini che hanno evidenziato gravi indizi di colpevolezza a carico dell'uomo, il 41enne è stato tratto in arresto. Nei suoi confronti è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per indagini preliminari del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica.

La dinamica dell'aggressione è ancora da ricostruire mentre si mantiene il massimo riserbo sulle condizioni ospedaliere della vittima, ancora ricoverata presso il reparto di Rianimazione dell'ospedale Perrino. Si continua a indagare per definire cosa sia accaduto nella serata di martedì 25 giugno.

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